Abusivisimo commerciale

Giugno 2019: ad un bar viene contestato l’art. 61, comma 3, L.R. Puglia 24/2015 per aver esercitato l’abusiva somministrazione sul suolo pubblico in assenza di autorizzazione comunale per occupazione del demanio e della prescritta notifica sanitaria ex Reg. Ce n. 852/2004. Il Suap o altro Ufficio/Organo era tenuto ad applicare la chiusura immediata prevista dallo stesso 3° comma in aggiunta alla sanzione pecuniaria ivi prevista? Inoltre erano applicabili gli artt. 17 ter e 17 quater del Tulps come prescritto dal comma 11 dello stesso articolo ? Se sì, sono ancora applicabili tali sanzioni essendo trascorsi oltre due anni? A chi segnalare eventualmente le indebite omssioni? Posso, ancorchè tardiamente fare segnalazione alla Questura competente e/o alla Regione in relazione all’elusione degli artt. 17 ter e 17 quater Tulps ?

Vedi qua: Codice Commercio Regione Puglia - L.R. 24/2015 - n°2 da mario.maccantelli

Buongiorno.
Se l’occupazione riguarda un diverso sito, perché si deve parlare di ampliamento e non di una occupazione abusiva a se stante?

Davo per scontato che si trattasse di occupazione pertinenziale ad esercizio commerciale in sede fissa. Mi pare impossibile che un ristoratore vada in giro per la città ad occupare piazze o vie distanti dal proprio locale

Mi scusi ma io riferisco al caso da me segnalato nel il quale il commerciante a distanza di 5 sei metri dal dehor gia concesso, occupa ulteriore spazio in violazione delle prescrizioni impartite. In sostanza doveva fare esposizione di prodotti natalizi ed invece somministrava e vendeva alcol.