Artigiano che espone le sue opere come artista di strada

Nel mio Comune in Toscana (privo sia di normativa regionale che di regolamenti comunali in materia di arti di strada) un artigiano iscritto in CCIAA ha chiesto informazioni sulla possibilità di effettuare piccoli spettacoli di strada utilizzando le sue opere, con offerta libera “a cappello”.
L’eventualità che possa pubblicizzare le suddette opere in una prospettiva commerciale dovrebbe tuttavia escluderlo dalla categoria di artista di strada tout-court.
In tal caso, quale regime applicare? La sua è comunque considerabile attività non professionale tale da non richiedere la licenza ex art. 69 TULPS?

L’ARTIGIANO ARTISTA DI STRADA: UN’ESPRESSIONE CREATIVA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

CONTENUTO

L’attività di artista di strada, che comprende artigiani che espongono le proprie opere in spazi pubblici, rappresenta una fusione tra abilità manuale e creatività artistica. Questi professionisti non solo realizzano pezzi unici, ma instaurano anche un dialogo diretto con il pubblico, superando le barriere della commercializzazione. Come affermato da Antonia Sautter, «L’artigiano è un artista» e il suo lavoro è «dedizione e amore»[1].

Tuttavia, l’esposizione delle opere in strada non è priva di vincoli normativi. In Italia, le ordinanze comunali regolano l’occupazione del suolo pubblico e le modalità di vendita o esposizione temporanea. Gli artigiani devono attenersi a specifiche norme riguardanti autorizzazioni, sicurezza e decoro urbano, che sono spesso delineate nel Regolamento Comunale per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP) e nel Codice del Commercio (D.Lgs. 114/1998).

In particolare, se l’attività è continuativa e a scopo di lucro, è fondamentale che l’artigiano sia in regola con la partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio come artigiano o commerciante ambulante. Questo aspetto è cruciale per evitare sanzioni e garantire la legalità dell’attività.

CONCLUSIONI

L’artigiano artista di strada non solo arricchisce il panorama culturale urbano, ma contribuisce anche all’economia locale. Tuttavia, è essenziale che questi professionisti siano consapevoli delle normative che disciplinano la loro attività per operare in modo legale e responsabile. La combinazione di creatività e rispetto delle regole rappresenta la chiave per un’esperienza artistica e commerciale di successo.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere le normative che regolano l’attività degli artisti di strada è fondamentale, soprattutto per coloro che operano in ambiti legati alla cultura, all’urbanistica e al commercio. Essere informati su queste questioni permette di supportare adeguatamente gli artigiani e di promuovere iniziative che valorizzino l’arte e l’artigianato, contribuendo così a un ambiente urbano più vivace e inclusivo.

PAROLE CHIAVE

Artigiano, artista di strada, normativa, occupazione suolo pubblico, COSAP, D.Lgs. 114/1998, creatività, economia locale.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 114/1998 - Codice del Commercio.
  2. Regolamento Comunale per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP).
  3. Ordinanze comunali relative all’occupazione del suolo pubblico.

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Potrebbe restare un esercente di strada non professionale nonostante il fatto che sia un artigiano professionale. Diciamo che potrebbe restare un suo hobby.

Tuttavia, se si mette a fare l’artista di strada in modo professionale occorre un’autorizzazione ex art. 69. Vedi qua per maggiori dettagli:

Se vende i prodotti artigianale, allora entra nel campo del commercio su AAPP. La vendita diretta è tale se avviane nel luogo di produzione.