ATTIVAZIONE UNITA LOCALE TEMPORANEA PER ATTIVITà DI SOMMINISTRAZIONE SU AREA PUBBLICA

Buongiorno, volevo chiedere alcune delucidazioni: in riferimento al decreto sostegni che consente l’utilizzo gratuito di suolo pubblico per attività funzionale alla somministrazione di alimenti e bevande, è pervenuta al nostro ufficio una richiesta da parte di un esercente l’attività di somministrazione ubicata in una borgata in periferia con cui viene richiesto l’utilizzo a titolo gratuito di area pubblica posta nel pieno centro urbano “per l’attivazione di una unità locale temporanea di somministrazione di alimenti e bevande”. Fermo restando che la pratica dovrà essere istruita attraverso il SUAP per avvio di attività temporanea con relativa autorizzazione sanitaria, si chiede se la fattispecie rientra in quelle previste dalla normativa come esenti da pagamento del canone di occupazione, oppure è inteso poter concedere a titolo gratuito solo aree contigue alla sede principale, per consentire il rispetto del distanziamento.

Intanto linko questo ad uso di tutti i lettori: cronistoria dell’esenzione (attualmente fino al 30/12/2021):

Per la domanda rispondo che non mi sembra una soluzione plausibile. E’ vero che non esiste una misura legale della distanza entro la quale si può considerare una “pertinenza” ma, nel caso di specie, si tratterebbe di una seconda unità locale necessitante una abilitazione propria (SCIA o AUTORIZZAZIONE) per avvio attività. Un comune non potrebbe, anche volendo, concedere il suolo pubblico a Tizio affinché questi avvii un esercizio su area pubblica senza procedura competitiva (ammesse che il suolo pubblico possa essere concesso per questo).

Neppure si tratterebbe di “somm.ne temporanea“. Questa fattispecie si connota per essere posta a servizio di un evento (in senso lato). Se manca l’evento, viene meno il prerequisito del suo esercizio: sarebbe un esercizio privato necessitante di normale abilitazione per questo (si torna a quanto detto sopra).

Anche considerandola pertinenza di esercizio pubblico (quindi non un esercizio a sé stante) la lontananza da questo presupporrebbe, comunque, una procedura concorsuale. Il comune potrebbe (forse) prevedere una cosa del genere ma, un attimo dopo, occorrerebbe un bando affinché ogni esercizio comunale (distante da quel luogo) avesse la possibilità di usare quel suolo pubblico.