Commissione carburanti e compenso economico dipendenti

Il personale della protezione civile e dell’agenzia delle entrate per l’attivitá di consulenza in commissioni per collaudo carburanti hanno la corresponsione dei gettoni di presenza, oppure se la stessa è riconducibili ai compiti ordinariamente spettanti al predetto personale da svolgersi durante l’orario di lavoro?
Nel caso c’è una norma di riferimento

Tieni presente che devi applicare l’autocollaudo ai sensi del DPR 160/2010, art. 10. Quindi il problema non dovrebbe porsi.
Inoltre, leggi la CC 321/2019 del veneto:
CC-Sez.-Controllo-Veneto-del.-n.-321-19.pdf (182,6 KB)

Grazie mille mi fatto capire meglio la situazione

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CONFERMO quanto indicato da Mario. NON c’è più la commissione nè tantomeno i gettoni di presenza o altri oneri diversi dai diritti SUAP.

Si procede in AUTOCOLLAUDO

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Buongiorno, segnalo che la Regione Veneto con L.R. n. 17 del 25.6.2021, entrata in vigore il 26.6.2021, ha soppresso le commissioni comunali carburanti, pertanto il problema dei compensi ai componenti non si pone. Se può essere di aiuto agli utenti del forum (della Regione Veneto) allego la Legge regionale 17/2021 e delle schede riassuntive che ho elaborato.
soppressione delle commissioni collaudo impianti di carburante in Veneto.pdf (389,1 KB)

l.r.v 17.2021.pdf (236,5 KB)

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grazie mille, ma perchè molti SUAP chiedono insistentemente il parere agli enti ex commissione es ASL?
(premetto che il parere preventivo in Veneto viene rilasciato a pagamento e in altre regioni tipo la mia è tassativo che non esistono pareri preventivi) se c’è un autocollaudo? (il proponente penso possa pure denunciare chi ha rilasciato un parere non richiesto se facesse slittare i termini o portasse a un diniego magari facilmente sanabile)

Perchè nel diritto amministrativo si può anche sbagliare … ma se uno non si ribella … l’errore diviene prassi amministrativa (qualcosa di più forte della legge stessa in alcuni casi e contesti)

Il DPR 160 del 2010 , all’articolo 7, comma 3 prevede che “Quando è necessario acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche, il responsabile del SUAP indice una conferenza di servizi ai sensi e per gli effetti previsti dagli articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, ovvero dalle altre normative di settore. Scaduto il termine di cui al comma 2, ovvero in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, si applica l’articolo 38, comma 3, lettera h), del decreto-legge.”
I Comuni, in sede di conferenza di servizi possono acquisire il parere i pareri che ritengono necessari al fine del rilascio del titolo autorizzatorio compreso, eventualmente, quello dell’ASL territorialmente competente ma con legge 134 del 2012 tale parere è stato sostituito dall’asseverazione di tecnico abilitato;

allora nella lettere dal suap si scrive “per conoscenza è stato rilasciata l’autorizzazione” e se vedo non conformità sulla base di quello internamente mi faccio un controllo e gli vado a contestare, “non si richiede parere entro 20 giorni perchè abbiamo gia sospeso i termini una volta”

Concordo. Potete, come ASL, informare tutti i SUAP dei Comuni di Vs. competenza in questi termini.

scusate se rispolvero l’argomento ma veramente la situazione per me è insostenibile. Ho cambiato Ente perchè serviva una mano a “sistemare” alcune cose e aggiornarci al 2022 e mi ritrovo:

pareri edilizi emanati dal mio Ente e servizio (ASL) che ormai sappiano non esistono più,
commissioni pubblico spettacolo su sagre a cui vado a dire che non ho competenza,
commissioni di collaudo sostenute da una recente formazione su formez Pa in cui hanno rispolverato le commissioni di collaudo.

Alle prime 2 cose ho già preparato le letterine,
stiamo lavorando al fatto che un parere senza un briciolo di motivazione emanato da una “commissione” senza un responsabile del procedimento, in cui ogni servizio scrive le sue prescrizioni in contrasto palese con quelle degli altri dello stesso Ente, in conferenza di servizi, non ha ne un briciolo di senso logico ne di legalità.
o che per i controlli sulle attività è logico che spariscono se scrivi una settimana prima a tutti che li controllerai, come avvio del procedimento faccio un “programma di controlli” a inizio anno (sarà criticabile ma tengo un minimo di trasparenza tra il non fare nulla e avvisare tutti la settimana prima)

sulle commissioni di collaudo a causa del recente corso di formazione, tutti sono agganciati a una circolare (sottolineo circolare) Regionale del 2014 che dice che il “collaudo dei distributori di benzina di certo non può essere il collaudo di cui DPR 160 per cui è nominata una apposita commissione” non riesco proprio a venirne fuori.

scusate lo sfogo, avete mai fatto una lettera, qualcosa per cercare di spiegare il concetto?
parti a sistemarne una e 100 ne escono…

Dal 2001 non convoco più la commissione di collaudo (21 anni!!!).
Non esiste, punto e basta.
E il dpr 160 si applica proprio ai distributori, anzi direi SOLO AI DISTRIBUTORI visto che in materia non ne esistono altre.

Discutere?
No, non si convoca punto e basta.

grazie, mi conforta che ho lavorato in tutta la Provincia e chiesto a quelle vicine come fanno, ma sono l’unica che la pensa così. Ormai per tante cose mi prendono per pazza…

Premesso che io concordo sulla non convocazione della commissione carburanti, faccio notare al dr. Chiarelli che lui è in posizione privilegiata, in quanto dirigente, ma molti di coloro che scrivono in questo forum sono degli istruttori e quindi non è che si va dal proprio capo a dire “il dr. Chiarelli mi ha detto che la commissione non si convoca piu” e la via del dpr 160/2010 è stata nel mio Comune ancora più tortuosa perché il capo ufficio tecnico voleva (evidentemente non solo il mio) “le spalle coperte” da una commissione.
Ci ho messo quasi 1 anno a far modificare la legge regionale per eliminare questa commissione che, comunque, stanno tentando di far riesumare perché (inutile nasconderlo) i gettoni presenza facevano gola a molti . Non mi stupisco quindi che, a più livelli, si continui a consigliare di convocarla. Io ho preso carta e penna e scritto alla mia Regione; la commissione carburanti non esiste più ma i malumori di tutti i miei colleghi ci sono ancora. Il problema vero è la classe dirigenziale che non vuole snellire arcaiche procedure.

Se guardi la formazione per la pubblica amministrazione Formez PA (aperto a tutti) è stato appena ribadito che la “commissione carburanti” è assolutamente da convocare (insieme a tanti altri argomenti in cui si arriva al fatidico momento delle domande dove il relatore deve dire "eh devo ricontrollare, ehm ma non trovo il punto, ehm ma sono sicuro che fosse così, ehm ricontrollo)… .
Qui è un momento di confronto che ti aiuta a ragionare con la tua testa e spesso trovi persone che dicono “lo so benissimo, ma facciamo così solo perché i dirigenti ci hanno detto di fare così”. Pure io sono dirigente, qualcosa l’ho cambiato e mi guardano ancora male perché se avrà conseguenze negative me le pagherò tutte, ma non si può lavorare come se fossimo isolati dal mondo. Le esperienze degli altri ci sono, e certe scelte sono prese non perché il Dr. Chiarelli dice così, ma perché a ripensarci, riguardando tutto, è così.

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Apprezzo molto questo tipo di confronto.

Sì, in parte è vero che il Dirigente è in posizione “privilegiata” rispetto ad un funzionario o istruttore nel poter decidere, ma è anche il primo a risponderne nel caso in cui sbagli o nel caso in cui abbia ragione ma chi lo circonda ritiene che si debba fare diversamente (e spesso non per esigenze interpretative!)

Ma l’importante è, qualunque ruolo si abbia, di:

  1. ragionare con la propria testa sentendo tutte le campane
  2. esercitare il DIRITTO/DOVERE di rimostranza
  3. eseguire gli ordini legittimamente dati e ritenersi esonerati da conseguenze.

Tu metti per scritto al tuo responsabile che secondo te è ILLEGITTIMA quella scelta, e fatti scrivere che devi obbedire. … poi obbedisci.
Questo è il sistema …

Se poi questo ordine è dato per scopi “ileciti” fai whistleblowing … anche questo è il sistema!

Un Segretario comunale, professore di Università e relatore di molti corsi, ripete spesso ai dipendenti pubblici: “Quando si redige un atto la perfezione non esiste…….esiste solo la possibilità di allontanarsi il più possibile dall’illegittimità”.

In 30 anni di lavoro nella P.A., mi è capitato di mettere per iscritto che un ordine era illegittimo ma nessun Dirigente poi mi ha risposto PER ISCRITTO che dovevo comunque obbedire (hanno sempre cambiato idea).

Dopo che si è vinto un concorso, nella Pubblica Amministrazione bisogna “sopravvivere”, studiando continuamente e ragionando con la propria testa, come dice Lei, e non eseguire gli ordini solo “perché me lo ha detto il Capo Ufficio” come continuo a sentir dire anche da parte delle nuove leve.

Statisticamente quando (qualche) dipendente pubblico viene condannato, la colpa viene attribuita per il 30% al Dirigente e per il 70% al responsabile del procedimento che ha istruito la pratica (che sia funzionario o istruttore).

e quando hai 50 persone che non ragionano con la propria testa e sono convinti che le cose non siano mai cambiate per pura prassi? io mi sento sempre dire “è sempre stato così” senza alcun fondamento.

@CamillaL51 : essendo quasi Natale ti posso solo suggerire di far leggere a queste persone un libro sul ‘Bushido’ …
Buone Feste

scusate se riapro il punto dolente, qualcuno ha una lettera tipo che avete già mandato con “non esistono le commissioni carburanti” da rimaneggiare e riciclare senza dover partire a scrivere da zero?