Gentili, riprendo questo quesito del 2018 per chiedere se questa modalità possa ancora essere considerata applicabile alla luce della L.R 62/2018 dato che mi è stata posta la stessa questione.
Grazie
Re:Vendita opere del proprio ingegno
« Messaggio da **[Staff Omniavis]»
"> Citazione da: elieffe - 21 Maggio 2018, 10:21:49
buongiorno, avrei da porvi un quesito legato alla vendita di opere del proprio ingegno: premetto che non ho partita iva, quindi rientro nel regime di prestazione occasionale con reddito inferiore ai 5000€, qualora decidessi di fare una esposizione/laboratorio e vendita (temporary shop inferiore ai 30 giorni) presso un locale commerciale attualmente sfitto e di proprietà di una mia conoscente, quale procedura devo seguire per essere in regola? mi dicono che è necessaria una SCIA nella quale, tra le altre cose, si dichiara che il locale è ceduto in comodato d’uso gratuito. quest’ultimo passaggio pone un’ulteriore quesito, poichè se il comodato d’uso (verbale o scritto che sia) viene citato in un atto, la legge obbliga alla sua registrazione presso l’agenzia delle entrate. vi ringrazio anticipatamente."
- se non svolgi l’attività professionalmente NON DEVI fare alcuna scia
- puoi aprire liberamente (suggerisco una comunicazione al Comune)
- il comodato d’uso verbale non è¨ soggetto a registrazione
ANCHE SE, obbligato dal Comune, dovessi presentare la scia di vicinato (ma attento che rischi poi di veder considerata l’attività come di impresa) il comodato non sarebbe soggetto a registrazione anche se ne dai indicazione nei modelli. Ma come detto TERREI DURO con il Comune che sbaglia a richiederti la presentazione della SCIA.