93.29.99 Altre attività varie di intrattenimento e divertimento n.c.a. - LIFE GAME

Buongiorno è stato chieso al nostro SUAP la possibilità di poter fare un’attività impreditoriale e permanente di seguito descritta:

"L’attività proposta consiste, essenzialmente, in una Caccia al Tesoro (con Premio Finale in DENARO), articolata su piste parallele di indizi e singoli enigmi in punti specifici.
Si svolge sia in strutture interne che in territorio aperto (per una durata complessiva di circa due giorni), e coinvolgeuna cinquantina di concorrenti divisi in squadre da 2-4 giocatori.

E’ possibile e con quale regime autorizzatorio?

Partiamo dal dire che non si può escludere che qualcuno arrivi a sanzionare un’attività del genere perché inquadrabile come attività professionale (con fini di lucro, immagino) dedita al trattenimento e, quindi, riconducibile all’art. 68 e 80 TULPS (80 TULPS se c’è un impianto che entra nel campo applicativo così come descritto dal DM 19/08/96). Altri potrebbero vederci un quid riconducibile al gioco e, quindi, assoggettabile all’art. 86 TULPS (da quello che dici direi più gioco che trattenimento perché c’è un premio)

In questo post :

ho provato a tracciare una differenza fra gioco e trattenimento. Provato perché le norme in materia, assai antiche, non dettano le definizioni come le norme attuali.

Quindi, in base ai dettagli si potrebbe dire:

  • nessuna abilitazione amm.va diretta al netto di verifiche urbanistiche, impatto acustico, ecc. perché attività non riconducibile a nessuna di quelle che prevedono autorizzazioni.

  • abilitazione al gioco ex art. 86 TULPS in quanto è insita una competizione e c’è un imprenditore che organizza il gioco e guadagna sulla partecipazione dei concorrenti;

  • abilitazione ex art. 68 e forse 80 TULPS perché si giudica preminente l’aspetto del trattenimento su quello del gioco.


Il premio in denaro direi di no. Qua c’è una riserva verso la competenza statale quindi non è possibile dire sì. Vedi il vecchio ma ancora vigente d.lgs. n. 496/1948

Bisognerebbe studiare nei dettagli le modalità con cui l’attività verrebbe in concreto esercitata.

Se non è prevista la presenza di pubblico, a mio giudizio non può essere assoggettata agli artt. 68-69-80 del TULPS.

Se le “strutture interne” in cui si svolgerebbe una parte del gioco hanno il requisito della pubblicità, cioè se sono aperte al pubblico in modo indistinto, potrebbero essere qualificate come sale giochi e quindi rientrare tra gli esercizi pubblici soggetti all’art. 86 TULPS.

Insomma, è un po’ tutto da approfondire…

Sul premio in denaro non mi esprimo. Sarebbe opportuno un confronto con uffici esperti anche in materia fiscale.