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L’UNICO ABUSO EDILIZIO: CHIARIMENTI DAL CONSIGLIO DI STATO

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 9340 del 2025, ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla configurazione degli abusi edilizi. La Corte ha stabilito che più interventi abusivi, realizzati nel tempo, possono essere considerati un unico abuso edilizio se concorrono a una trasformazione stabile del territorio. Questo principio è fondamentale per evitare che la scomposizione degli abusi possa ridurre gli effetti sanzionatori previsti dalla normativa vigente, in particolare dall’articolo 31 del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001).

La sentenza sottolinea che, qualora l’insieme degli abusi non sia sanabile e l’ordinanza di demolizione sia legittima, si applica l’acquisizione gratuita del bene da parte del Comune. Questo significa che l’amministrazione può acquisire il terreno o l’immobile abusivo senza alcun indennizzo, a condizione che le opere siano state realizzate in violazione delle norme edilizie e non possano essere sanate.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha chiarito che la semplice rappresentazione grafica degli abusi nelle pratiche edilizie non legittima le opere stesse. Anche il decorso del tempo non genera diritti per il trasgressore, come evidenziato nelle sentenze n. 8809 e n. 8542 del 2025. Questi chiarimenti sono cruciali per comprendere come le amministrazioni pubbliche debbano gestire i casi di abusivismo edilizio e le relative sanzioni.

CONCLUSIONI

La sentenza n. 9340/2025 del Consiglio di Stato rappresenta un importante punto di riferimento per la gestione degli abusi edilizi. Essa stabilisce che la somma di più interventi abusivi può configurare un unico abuso, impedendo la possibilità di frazionare le sanzioni. Inoltre, chiarisce che la mera rappresentazione grafica degli abusi non conferisce alcun diritto e che il tempo trascorso non sanifica le violazioni. Questi principi sono essenziali per garantire una corretta applicazione della normativa edilizia e per tutelare il territorio.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di questa sentenza. Essa richiede una maggiore attenzione nella valutazione delle pratiche edilizie e nella gestione degli abusi. I dipendenti devono essere in grado di riconoscere situazioni di abusivismo e applicare correttamente le norme, evitando errori che potrebbero portare a contenziosi o a una gestione inefficace del territorio. Inoltre, la conoscenza di queste disposizioni è cruciale per la preparazione ai concorsi pubblici, dove la normativa edilizia è spesso oggetto di esame.

PAROLE CHIAVE

Abuso edilizio, Consiglio di Stato, acquisizione gratuita, Testo Unico dell’Edilizia, ordinanza di demolizione, sanzioni edilizie.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • D.P.R. n. 380/2001 - Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
  • Sentenza Consiglio di Stato n. 9340/2025.
  • Sentenza Consiglio di Stato n. 8809/2025.
  • Sentenza Consiglio di Stato n. 8542/2025.

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