Abusi edilizi e Sanatoria dinamica art. 36-bis: prescrizioni, silenzio e vincoli - LavoriPubblici https://share.google/4177cjLLqXBJQRDGA

Abusi edilizi e Sanatoria dinamica art. 36-bis: prescrizioni, silenzio e vincoli - LavoriPubblici Abusi edilizi e Sanatoria dinamica art. 36-bis: prescrizioni, silenzio e vincoli - LavoriPubblici

Abusi Edilizi e Sanatoria Dinamica ex Art. 36-bis DPR 380/2001

CONTENUTO

L’articolo 36-bis del DPR 380/2001 introduce la figura della sanatoria dinamica, una procedura che consente di regolarizzare abusi edilizi parziali e variazioni essenziali, differente dalla sanatoria statica prevista dall’art. 36, che si applica agli abusi totali. La sanatoria dinamica si distingue per la sua flessibilità, permettendo un iter semplificato per il privato che desidera sanare la propria posizione.

Il procedimento inizia con la presentazione di un progetto al Servizio Urbanistico Edilizio (SUE) da parte del privato. La Pubblica Amministrazione ¶ ha un termine di 60 giorni per emettere eventuali prescrizioni. Successivamente, il privato ha 90 giorni per adeguarsi a tali prescrizioni, presentando una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in sanatoria. A differenza della sanatoria statica, non è richiesta la doppia conformità completa al momento della realizzazione e della presentazione dell’istanza.

Un aspetto rilevante della sanatoria dinamica è il principio del silenzio-assenso: se la PA non si pronuncia entro i termini stabiliti e il privato attesta di aver effettuato gli adeguamenti richiesti, si considera che l’autorizzazione sia stata concessa. Questa interpretazione è stata confermata dalla sentenza del TAR Campania n. 1305/2025.

Tuttavia, è importante notare che la sanatoria dinamica è soggetta a vincoli specifici. Non è applicabile in aree vincolate e non può essere concessa se l’intervento comporta la creazione di nuovi volumi o superfici, o se si tratta di difformità sostanziali. Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, invece, possono rientrare nella sanatoria.

CONCLUSIONI

La sanatoria dinamica rappresenta un’opportunità per i privati di regolarizzare situazioni edilizie problematiche in modo più snello e meno oneroso rispetto alla sanatoria statica. Tuttavia, è fondamentale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano le specifiche procedure e i vincoli applicabili per evitare problematiche future.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza della sanatoria dinamica è cruciale, poiché consente di gestire in modo efficace le pratiche edilizie e di fornire informazioni corrette ai cittadini. Inoltre, una buona comprensione delle normative vigenti può prevenire errori procedurali e garantire una corretta applicazione delle leggi.

PAROLE CHIAVE

Sanatoria dinamica, DPR 380/2001, abusivismo edilizio, SCIA, silenzio-assenso, Servizio Urbanistico Edilizio, vincoli edilizi.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. DPR 380/2001 - Testo Unico dell’Edilizia.
  2. TAR Campania n. 1305/2025.
  3. Normativa regionale e comunale in materia edilizia.
  4. Art. 36 DPR 380/2001 - Sanatoria statica.

immagine

Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli