Abusi edilizi e stato legittimo: il Consiglio di Stato sull’onere della prova - LavoriPubblici Abusi edilizi e stato legittimo: il Consiglio di Stato sull’onere della prova - LavoriPubblici
Abusi edilizi e stato legittimo: il Consiglio di Stato sull’onere della prova
CONTENUTO
La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 8543/2025 ha fornito importanti chiarimenti riguardo all’onere della prova in materia di abusi edilizi. Secondo la decisione, è il privato proprietario a dover dimostrare l’epoca di costruzione e la legittimità dell’opera, non l’amministrazione comunale. Questo principio si fonda sulla considerazione che il decorso del tempo non sanerebbe automaticamente un abuso edilizio, né creerebbe un legittimo affidamento nel proprietario. Infatti, anche opere che sono rimaste indisturbate per decenni possono essere oggetto di demolizione come se fossero state realizzate di recente.
La sentenza sottolinea che la mera inerzia dell’amministrazione, come il ritardo nella notifica dell’ordinanza di demolizione o il mancato coinvolgimento del privato nel procedimento, non impedisce l’azione di demolizione. Di conseguenza, il proprietario non può invocare una sanatoria automatica o l’applicazione di sanzioni pecuniarie sostitutive in caso di abusi edilizi.
La normativa vigente, in particolare l’articolo 31 del D.P.R. 380/2001 e le sue successive modifiche, stabilisce chiaramente che spetta al privato dimostrare lo stato legittimo dell’immobile. In assenza di tale prova, il Comune mantiene il potere e il dovere di ordinare la demolizione degli abusi, indipendentemente dal tempo trascorso dalla loro realizzazione.
CONCLUSIONI
La sentenza del Consiglio di Stato n. 8543/2025 rappresenta un importante punto di riferimento per la gestione degli abusi edilizi. Essa chiarisce che la responsabilità di dimostrare la legittimità di un’opera ricade sul privato, rafforzando il potere dell’amministrazione comunale di intervenire contro le irregolarità edilizie. Questo approccio mira a garantire il rispetto delle normative urbanistiche e a tutelare il territorio.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la sentenza offre spunti significativi riguardo alla gestione delle pratiche edilizie. È fondamentale comprendere che l’amministrazione ha il dovere di vigilare e intervenire in caso di abusi, e che la prova della legittimità spetta al privato. Questo implica la necessità di una formazione adeguata sulle normative edilizie e sulla gestione delle pratiche di sanatoria, affinché si possano adottare decisioni informate e conformi alla legge.
PAROLE CHIAVE
Abusi edilizi, onere della prova, stato legittimo, Consiglio di Stato, normativa edilizia, D.P.R. 380/2001, demolizione, sanatoria.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
- Sentenza del Consiglio di Stato n. 8543/2025.

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