Accesso agli atti per richiedere come si e' formato il voto dell'orale

Nel corso dell’esame esame orale vengono fatte 2 domande di cui
1 domanda “situazionale” valutata 18 punti
1 domanda teorica “classica”, valutata un massimo di 12 punti, entrambe estratte a sorte.
E’ lecito, in seguito alla pubblicazione della classifica, richiedere come è stata valutata ciascuna delle 2 prove?
Grazie
Fabio

1 Mi Piace

Buongiorno Fabio,

se il soggetto interessato all’accesso è un candidato al medesimo concorso , questi riveste una posizione qualificata e differenziata rispetto alla generalità dei consociati, avendo un interesse diretto, concreto e attuale ad accedere ai documenti in questione (art. 22 e ss. della L.241/90).

Inoltre, un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato in materia di pubblici concorsi, stabilisce che le domande ed i documenti prodotti dai candidati, i verbali, le schede di valutazione e gli stessi elaborati costituiscono documenti che acquisiti alla procedura, escono dalla sfera personale dei partecipanti che, pertanto, possono essere oggetto del diritto di accesso.

Sul tema vedi:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.puntodidiritto.it/candidato-partecipa-a-concorso-pubblico-ha-diritto-accedere-a-relativi-atti/&ved=2ahUKEwjN_u7s-_L8AhW5QvEDHY_7By8QFnoECA4QAQ&usg=AOvVaw2b2kbrLcO9tDk7kyHMBMrf

Dunque, è legittimo l’ accesso alle schede di valutazione per capire come sono stati valutati i diversi quesiti.

In bocca al lupo

Simona

Grazie mille Simona
Fabio

Faccio solo presente che l’art. 19 del Dlgs 33/2013 prevede che i criteri di valutazione delle prove vengano pubblicati sul sito dell’ente -sezione amministrazione trasparente

Corretta precisazione, che aiuta a contestualizzare la materia, ma che va distinta dalla richiesta oggetto di quesito che si riferiva alle singole e specifiche schede di valutazione degli elaborati e delle risposte ai quesiti.

Se le schede sono state previste ed utilizzate dai commissari, il diritto di accesso è garantito. Resta salva la discrezionalità di chi ha attribuito il punteggio