Accesso all’offerta tecnica: richiamo della CGUE alla riservatezza - LavoriPubblici

La Tutela del Know-How Aziendale negli Appalti Pubblici: Un Equilibrio Necessario

CONTENUTO

La recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha messo in luce un tema cruciale per le Amministrazioni Pubbliche e i partecipanti a gare d’appalto: il bilanciamento tra la libertà di iniziativa economica e la protezione del know-how aziendale. Nel caso esaminato, un concorrente secondo classificato ha richiesto l’accesso integrale all’offerta tecnica della società vincitrice, ma tale richiesta è stata negata dalla stazione appaltante per la presenza di segreti tecnici e commerciali.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha parzialmente accolto la richiesta, ma il Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio, rimettendo la questione alla CGUE. Quest’ultima ha evidenziato che il diritto nazionale che prevede l’ostensione automatica delle offerte, anche in presenza di segreti commerciali, non è pienamente compatibile con la direttiva europea. Infatti, la direttiva richiede un bilanciamento caso per caso tra la tutela giurisdizionale effettiva e la riservatezza delle informazioni sensibili.

L’articolo 53 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016) stabilisce che i concorrenti devono opporsi motivatamente all’ostensione delle informazioni contenenti segreti tecnici o commerciali, lasciando all’amministrazione il compito di valutare tale opposizione. La direttiva 2014/25/UE (art. 39) conferma questa necessità di bilanciamento tra trasparenza e protezione dei segreti aziendali.

CONCLUSIONI

In sintesi, l’accesso difensivo alle offerte tecniche deve rispettare un equilibrio tra il diritto alla difesa e la tutela della riservatezza commerciale. È fondamentale evitare una divulgazione indiscriminata che possa ledere gli interessi legittimi delle imprese partecipanti. Le Amministrazioni devono quindi adottare un approccio ponderato, garantendo trasparenza senza compromettere la competitività e l’innovazione delle aziende.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa pronuncia rappresenta un’importante opportunità di riflessione sulle procedure di accesso agli atti. È essenziale che i dipendenti pubblici siano formati su come gestire le richieste di accesso alle informazioni, rispettando le normative vigenti e garantendo un giusto equilibrio tra trasparenza e riservatezza. I concorsisti, dal canto loro, devono essere consapevoli di questi principi per affrontare al meglio le dinamiche delle gare d’appalto.

PAROLE CHIAVE

Appalti pubblici, know-how aziendale, accesso agli atti, segreti commerciali, trasparenza, diritto alla difesa, CGUE, Codice dei contratti pubblici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Direttiva 2014/25/UE, art. 39.
  2. D.Lgs. 50/2016, Codice dei contratti pubblici, art. 53.
  3. Pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
  4. Normativa nazionale in materia di accesso agli atti.

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