Accesso all’Offerta Tecnica: Il TAR sul Segreto Tecnico o Commerciale
CONTENUTO
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha recentemente affrontato la questione dell’accesso all’offerta tecnica nelle gare d’appalto pubbliche, focalizzandosi sul tema del segreto tecnico o commerciale. Questo articolo sintetizza le principali posizioni giurisprudenziali e normative in materia.
La normativa vigente è contenuta nel Decreto Legislativo n. 36/2023, che ha introdotto nuove disposizioni per semplificare l’accesso ai documenti nell’ambito delle procedure ad evidenza pubblica. L’articolo 36, comma 3, e l’articolo 90, comma 3, di tale decreto legge stabiliscono che la stazione appaltante deve comunicare le decisioni assunte sulle richieste di oscuramento delle offerte, motivando sia l’accoglimento che il rigetto di tali richieste.
Il TAR ha sottolineato che il diritto di accesso agli atti di gara è ampio e deve essere garantito sin dal momento della comunicazione dell’aggiudicazione. I primi cinque concorrenti in graduatoria hanno diritto ad accedere direttamente alle offerte mediante piattaforma, salvo casi di oscuramento richiesti dall’offerente con dichiarazione motivata e comprovata.
L’oscuramento delle offerte può essere richiesto solo per ragioni di segreti tecnici o commerciali, come previsto dall’articolo 35, comma 4, lettera a, del Decreto Legislativo n. 36/2023. Tuttavia, la giurisprudenza amministrativa richiede che la dichiarazione motivata e comprovata sia specifica e non generica, riferendosi ai requisiti di segretezza e rilevanza economica previsti dall’articolo 98 del Codice della proprietà industriale.
La valutazione delle offerte tecniche è un processo tecnico-discrezionale riservato alla Commissione di gara. Tuttavia, le informazioni contenute nell’offerta tecnica devono essere sufficienti a garantire il diritto di difesa e la trasparenza dell’azione amministrativa. In caso di oscuramento, la stazione appaltante deve motivare la decisione e indicare le ragioni dell’oscuramento.
La giurisprudenza amministrativa ha affrontato diverse sentenze relative all’accesso agli atti e alla riservatezza delle informazioni. Ad esempio, la sentenza TAR Basilicata n. 19 del 9 gennaio 2025 ha riconosciuto legittimo il diniego per “riservate capacità tecniche e gestionali” (know how). Altre sentenze, come quella del Consiglio di Stato, sez. V, n. 8352/2024, hanno sottolineato l’importanza di rendere immediatamente conoscibili gli elementi che potrebbero condurre a contestazioni del provvedimento di aggiudicazione.
CONCLUSIONI
Il TAR ha chiarito che il diritto di accesso agli atti di gara deve essere bilanciato con la necessità di proteggere le informazioni riservate. Le stazioni appaltanti sono tenute a motivare adeguatamente le decisioni di oscuramento, garantendo così la trasparenza e il diritto di difesa dei concorrenti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le norme che regolano l’accesso agli atti di gara e le modalità di richiesta di oscuramento. La conoscenza di queste disposizioni è essenziale per garantire una corretta gestione delle procedure di gara e per tutelare i diritti di tutti i partecipanti.
PAROLE CHIAVE
Accesso agli atti, offerta tecnica, segreto commerciale, TAR, Decreto Legislativo n. 36/2023, oscuramento, trasparenza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Legislativo n. 36/2023.
- Codice della proprietà industriale (D.Lgs. n. 30/2005).
- Sentenza TAR Basilicata n. 19 del 9 gennaio 2025.
- Sentenza Consiglio di Stato, sez. V, n. 8352/2024.
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