Accesso civico al certificato di laurea di terzi soggetti. Nuovo parere del Garante privacy- News - Contenuti Autorali - Consulenza Buffetti, il portale dei professionisti e delle aziende Accesso civico al certificato di laurea di terzi soggetti. Nuovo parere del Garante privacy- News - Contenuti Autorali - Consulenza Buffetti, il portale dei professionisti e delle aziende
L’ACCESSO CIVICO AI DIPLOMI E CERTIFICATI DI LAUREA: LE NOVITÀ DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
CONTENUTO
Il Garante per la protezione dei dati personali, con il provvedimento n. 31/2025, ha chiarito un aspetto cruciale riguardante l’accesso civico ai diplomi e ai certificati di laurea. Secondo quanto stabilito, le università non possono concedere l’accesso a tali documenti a soggetti terzi. Questa decisione si fonda sulla considerazione che i certificati di laurea contengono dati personali sensibili, come il nome, la data di nascita, il corso di studi e la votazione finale, che sono protetti dalla normativa vigente.
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e il Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003 aggiornato) stabiliscono che i dati personali non possono essere divulgati senza il consenso esplicito del titolare. Pertanto, le richieste di accesso civico generalizzato a tali documenti non possono essere accolte, in quanto violerebbero il diritto alla riservatezza degli ex studenti.
Il Garante ha sottolineato che la tutela della privacy è un principio fondamentale, e che le istituzioni pubbliche devono garantire la protezione dei dati personali, evitando richieste generiche che possano compromettere la riservatezza degli individui.
CONCLUSIONI
In sintesi, il certificato di laurea è considerato un dato personale protetto e non può essere soggetto a accesso civico da parte di terzi senza il consenso esplicito del titolare. Questa decisione del Garante rappresenta un importante passo avanti nella tutela della privacy degli studenti e degli ex studenti, garantendo che i loro dati sensibili non siano accessibili a estranei senza una giustificazione adeguata.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che la gestione dei dati personali deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti. Le istituzioni devono essere formate e informate riguardo alle limitazioni imposte dal GDPR e dal Codice della Privacy, per evitare possibili sanzioni e garantire una corretta gestione delle informazioni. Inoltre, è importante che i concorsisti siano consapevoli di queste normative, poiché potrebbero influenzare le modalità di accesso e utilizzo dei dati durante le loro future attività professionali.
PAROLE CHIAVE
Accesso civico, Garante per la protezione dei dati personali, certificati di laurea, dati personali, GDPR, Codice della Privacy, riservatezza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio (GDPR).
- Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice della Privacy) e successive modifiche.

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