Accesso civico al diploma di laurea, il Garante privacy pone il limite: “Contiene dati identificativi e informazioni personali” - Orizzonte Scuola Notizie https://share.google/QN8ej8wy4rQ3k6GFh
Il Diploma di Laurea e l’Accesso Civico: Le Indicazioni del Garante per la Privacy
CONTENUTO
Negli ultimi anni, il tema della trasparenza amministrativa e dell’accesso civico ha assunto un ruolo centrale nel dibattito pubblico, specialmente in relazione ai dati personali. Recentemente, il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha chiarito che il diploma di laurea non è soggetto a accesso civico, in quanto contiene dati identificativi e informazioni personali sensibili. Questa posizione si fonda su quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e dal Codice della Privacy italiano (D.Lgs. 196/2003, aggiornato).
Il Garante ha specificato che i diplomi di laurea contengono informazioni che possono identificare direttamente una persona, come nome, cognome e altre informazioni personali. La divulgazione di tali dati senza il consenso dell’interessato violerebbe i principi di protezione dei dati personali stabiliti dal GDPR, in particolare l’articolo 5, che prevede la necessità di garantire la liceità, la correttezza e la trasparenza nel trattamento dei dati.
Inoltre, il Codice della Privacy italiano, all’articolo 2-ter, stabilisce che i dati personali devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza, e che il loro accesso deve essere limitato a specifiche finalità legittime. Pertanto, le università sono tenute a respingere le richieste di accesso civico da parte di terzi per la consultazione di tali documenti, al fine di tutelare la riservatezza degli studenti.
CONCLUSIONI
In sintesi, il Garante per la Privacy ha confermato che il diploma di laurea è un documento che contiene dati personali sensibili e, pertanto, non è accessibile tramite accesso civico. Questa decisione sottolinea l’importanza della protezione dei dati personali e il rispetto della privacy degli individui, in linea con le normative europee e nazionali.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di questa normativa. Le università e le istituzioni pubbliche devono garantire che le richieste di accesso civico siano gestite in conformità con le disposizioni del GDPR e del Codice della Privacy. I dipendenti pubblici devono essere formati e informati su come trattare le richieste di accesso ai documenti, assicurandosi di proteggere i dati personali e rispettare i diritti degli interessati.
PAROLE CHIAVE
Accesso civico, diploma di laurea, Garante per la Privacy, GDPR, Codice della Privacy, dati personali, riservatezza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (GDPR).
- Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice della Privacy).
- Deliberazione del Garante per la Protezione dei Dati Personali in merito all’accesso civico e alla protezione dei dati personali.
Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli