Acquisto Chiosco/Banco Mercato

Ciao a tutti, ho trovato questo forum dopo varie ricerche ed ho ottenuto anche varie informazioni tramite precedenti post - ringrazio gli esperti anticipatamente!

Sarò breve e spero di essere nella sezione giusta per chiedere quanto sotto.

Ho intenzione di acquistare un banco mercato che attualmente vende oggetti di cartoleria/intimo e attività di sartoria (licenza vendita di dettaglio?). Il suddetto immobile può anche essere utilizzato per altri servizi, così specifica il venditore (che fra l’altro sta cercando di ottenere licenza di somministrazione).

La mia intenzione è quello di “trasformarlo” per vendità di vinili, musica in filodiffusione (il chiosco è di 20m2 ed è chiuso con solo una vetrina apribile) e un frigo contenente bibite anche alcoliche, e la possibilità di avere qualche snack.

Ora, oltre ad avviare la SCIA e consultare lo SUAP, ho carpito la necessità di avere i seguenti requisiti, per favore fatemi sapere se sbaglio, sono qui apposta:

  • ex REC, anche tramite preposto
  • HACCP (Semplice)
  • SCIA di vicinato includendo vendita alimentare
  • Notifica Sanitaria
  • Licenza UTF?

Quanto specificato sopra si definisce anche come licenza di somministrazione non assistita? è una licenza a tutti gli effetti e quindi può anche non essere concessa? da cosa dipende nel caso?

Grazie per l’eventuale aiuto, forse ho le idee un pò confuse.

Federico

Non comprendo bene la situazione. In ogni caso se si tratta di chiosco su area pubblica è molto probabile che sottenda una concessione vincolata all’esercizio di una determinata attività o vincolata a determinate tipologie di prodotti. Controllerei bene. In altre parole, non è detto che possa trasformarsi in un esercizio di somministrazione (bar/ristorante) dovendo rimanere un’attività di commercio al dettaglio.

Vedo, però, che la tua intenzion3 è quella di restare nel commercio al dettaglio del settore non alimentare con l’aggiunta una parte, non prevalente di commercio alimentare. Nei fatti sarà una SCIA di vicinato (da vedere dato che potrebbe essere, invece, commercio su area pubblica – senti il comune). Per la vendita di alimenti e/o bevande occorrono i requisiti professionali di cui all’art. 71 del d.lgs. 59/2010. Il corso ex rec è uno dei modi, non il solo, per ottenere il requisito. Il corso HACCP occorre quello per responsabile (credo 16 ore). E’ chiaro che oltre alla abilitazione “commerciale” (SCIA per entrambi i settori) occorre anche la notifica ai sensi del Reg. CE 852/04. Se vendi alcolici anche la licenza UTF (sub- procedura sul portale dei SUAP).

La somm.ne non assistita è compresa in quanto esercizio di vicinato. Non è attività a sé stante che necessita di abilitazione. Allego una mini-dispensa che ho pubblicato sul forum
Omniavis_Somm.neNonAssistita.pdf (856,4 KB)

Ti ringrazio Mario, preziose informazioni.

Esattamente come dici tu, l’intenzione è proprio quella, non ho intenzione di avviare un esercizio di bar o ristorante ma di mantenere il commercio al dettaglio con l’aggiunta di una non prevalente parte di commercio alimentare.

Quindi mi sembra di capire che comunque dovrei sentire il comune di Roma (che dipartimento?) per capire se si tratta attualmente di una SCIA di vicinato o commercio area pubblica, come faccio lo chiamo e gli indico l’immobile dove si trova? non ho per ora un numero identificativo nè la sezione catastale. Altrimenti chiedendo al proprietario, nel caso in cui mi confermi che loro hanno una SCIA di vicinato sarebbe sufficiente?

Che altri metodi ci sono oltre il corso ex rec?

Grazie anche per le slides, ho letto che prevedendo dei tavolini potrebbe ricadere nella somministrazione assistita anche senza servizio al tavolo! Nel caso il consumo dovrebbe avvenire in piedi per evitare qualsiasi problema, e per far si che non divenga “luogo di ritrovo”, giusto?

Un’ulteriore curiosità, nel caso considerassi invece un edicola (sopra è un banco mercato) il discorso si complicherebbe ancor di piu’ perchè quasi sicuramente ricadrebbe in commercio su area pubblica e quindi vincolata a una determinata tipologia di prodotti, dico bene? possono considerarsi come SCIA di vicinato? tuttavia le edicole già vendono dei vinili come inserti e possono avere una parte di somministrazione non assistita.

Grazie ancora

Ok, mi è stato appena comunicato essere un commercio su area pubblica (in teoria mercato rionale, in pratica non figura nella lista dei mercati coperti e plateatici del comune di Roma).

In questo caso devo sentire il comune per capire i vincoli che ci sono? Cioè non mi è chiaro se il commercio su area pubblica sottointende un vincolo merceologico.
Nel caso si procede comunque tramite SCIA?

Per il SAB (ex rec) ho visto quali sono gli altri metodi quindi come non detto.

Grazie

Se è commercio su area pubblica ci sarà un subingresso in autorizzaizone concessione per, appunto, il commercio su AP. Sicuramente esiste una concessione con indicato quali beni sono vendibili. Contatta il comune e fatti dire tutto

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Eccomi di nuovo.

Il municipio ha risposto così:

Ai sensi dell’art. 3 bis, comma 1, punto 1, della DAC n. 101/2023 (Regolamento del Commercio su Area pubblica di Roma Capitale) “Ciascun posteggio deve essere utilizzato rispettando il settore e la specializzazione merceologica cui è destinato, la tipologia di attrezzature consentite, nonché le dimensioni del posteggio e la relativa attrezzatura. Ciascun posteggio deve essere occupato per la vendita, anche dagli eventuali “spuntisti”, nei casi ammessi dal presente Regolamento, rispettando il settore, alimentare o non alimentare, cui è destinato e la specializzazione merceologica. È pertanto vietato esercitare su tali siti il commercio di generi diversi da quelli previsti”.

Ne consegue che, se in un posteggio è autorizzata la vendita nel settore merceologico non alimentare, chi subentra deve esercitare nel medesimo settore e con la stessa specializzazione merceologica, salvo l’ipotesi di richiesta di ampliamento verso il settore alimentare ai sensi dell’art. 29 della DAC n. 101/2023.

Alla luce delle richiamate disposizioni, nell’ambito del settore non alimentare – a parte l’ulteriore ipotesi di trasformazione di settore (ad esempio da attività commerciale in attività artigianale e viceversa), disciplinata sempre dall’art. 29 della DAC 101/2023, e salvo la vendita esclusiva di piante e fiori – la vendita di dischi musicali pare poter rientrare nella vendita di prodotti del settore non alimentare.

Il settore merceologico e la specializzazione merceologica sono indicate nell’autorizzazione amministrativa per l’esercizio del commercio su area pubblica rilasciata dal Comune.

In caso di subingresso per cessione o per affitto d’azienda, occorre presentare le istanze di subingresso nei titoli autorizzativo e concessorio, corredate della documentazione prevista e appresso elencata:

  • modulo per il rilascio dell’autorizzazione amministrativa debitamente compilato in ogni sua parte e sottoscritto (in allegato alla presente);

  • modulo per il subingresso nella concessione di occupazione di suolo pubblico debitamente compilato in ogni sua parte e sottoscritto (in allegato alla presente);

  • 2 marche da bollo di € 16,00 cadauna;

  • autorizzazione e concessione precedenti (riconsegna titoli in originale);

  • copia dell’atto di cessione/affitto d’azienda (scrittura privata autenticata o atto notarile);

  • bollettini di pagamento del Canone di occupazione di suolo pubblico degli ultimi 5 anni;

  • n. 2 copie della planimetria, con annessa relazione tecnica, del chiosco corrispondente a quanto già concesso in precedenza;

  • modulo per la dichiarazione del numeri di posteggi (in allegato alla presente);

  • indirizzo PEC attivo;

  • copia del documento di identità del subentrante, e, se la pratica è presentata da un delegato, atto di delega con i documenti di identità del delegante e del delegato.

La presentazione della documentazione potrà avvenire presso lo sportello SUAP, in Via Petroselli 50, 2° piano, il giovedì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00, previa prenotazione tramite il sistema TUPASSI, selezionando l’Ufficio Commercio su Area Pubblica, ovvero a mezzo PEC all’indirizzo protocollo.municipioroma01@pec.comune.roma.it.

E’ inoltre previsto il pagamento di 2 reversali per i diritti di istruttoria, una per l’istanza di autorizzazione, pari a € 100,00, e una per l’istanza di concessione, pari ad € 70,00.

Si resta a disposizione per ogni chiarimento.

Cordiali saluti

Deduco quindi che si può fare, almeno per quanto riguarda la vendita di dischi. Ancora non mi è chiaro per quanto riguarda invece la somministrazione non assistita e quindi con semplice frigo. Dato che è commercio su area pubblica non è una semplice SCIA di vicinato, ma devo presentare quanto richiedono - nel caso io voglia per l’appunto anche la somministrazione non assistita cosa devo fare? Cosa ne pensate?

Grazie