Affidamento di reparto esercizio di somministrazione di alimenti e bevande

Buongiorno,
ci troviamo in Toscana…
Una ditta che svolge attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristorante) ha intenzione di effettuare anche l’attività di bar che vorrebbe affidare ad altro soggetto come affidamento di reparto.
Al di là della variazione alla notifica sanitaria al quale dovrà essere aggiunta l’attività di bar oltre a quella di ristorazione, è possibile affidare ad un altro soggetto l’attività di bar svolta negli stessi locali del ristorante per affidamento di reparto ai sensi dell’articolo 91 della L.R.T. 62/2018?
Ringraziamo anticipatamenti chi vorrà darci indicazioni.

Stai toccando un problema mai risolto. L’affidamento di reparto riguarda il commercio. Gli esercizi di somm.ne sono abilitati con SCIA o autorizzazione ai sensi della LR. Tale abilitazione mantiene valore di “autorizzazione di polizia” ex art. 86 TULPS. In quanto tale ha il carattere della “personalità” di cui all’art. 8 dello stesso TULPS. Per questo, l’affidamento di reparto è poco compatibile. La cosa si potrebbe risolvere (con l’aiuto del commercialista) trovando un modo di contrattualizzare la disponibilità di uno spazio interno (tipo affitto di poltrona delle estetiste) dove l’altro soggetto su abilita tramite propria SCIA, quindi tramite titolo abilitativo proprio.
Intanto ti do questa chiave di lettura, poi si potrebbero fare altre considerazioni

Innanzitutto grazie per la risposta…
Entro maggiormente nello specifico proprio per cercare di approfondire la questione…
La chiave di lettura legata ad un affitto degli spazi interni potrebbe essere interessante.
Nel caso specifico gli spazi a comune sono esclusivamente gli spazi dedicati ai servizi dei dipendenti (locale spogliatoi e altro) mentre il servizio ai clienti verrebbe esercitato in spazi diversi rispetto a quelli del ristorante.
Dunque, seguendo la chiave di lettura sopra ipotizzata, si potrebbe consentite l’avvio dell’attività di bar con propria SCIA nello stesso immobile (infatti è un’unica unità immobiliare) utilizzando spazi per i clienti separati e condividendo, mettendo nero su bianco un contratto fra privati, lo spazio per i dipendenti.
Altra chiave di lettura a cui avevamo pensato è quella di far modificare la notifica sanitaria della ditta A già attiva inserendo l’attività di bar in aggiunta a quella della ristorazione; a quel punto, attraverso un contratto privatistico, il personale del bar potrebbe essere in capo ad una ditta B mentre la gestione dell’attività rimarrebbe in capo alla ditta A ma non conosciamo molto bene la materia…
Ancora grazie per il confronto…