Affidamento diretto: ANAC interviene sul divieto di frazionamento artificioso - LavoriPubblici

Divieto di Frazionamento Artificioso degli Appalti: Riflessioni e Implicazioni

CONTENUTO

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con un atto del presidente del 28 maggio 2025 (fasc. prot. n. 5209), ha ribadito il divieto di frazionamento artificioso degli appalti, richiamando l’articolo 14, comma 6, del Decreto Legislativo 36/2023. Questo divieto è di fondamentale importanza per garantire la trasparenza e l’integrità nella gestione delle risorse pubbliche.

Il frazionamento artificioso degli appalti si verifica quando un ente pubblico suddivide un contratto in più contratti di minore valore al fine di evitare l’applicazione delle procedure di gara previste per importi superiori alle soglie comunitarie. Tale pratica è considerata illegittima e contrasta con i principi di efficienza ed economicità della pubblica amministrazione, come stabilito dalla normativa vigente.

L’articolo 14, comma 6, del D.Lgs. 36/2023 stabilisce chiaramente che la suddivisione degli incarichi deve essere giustificata da motivazioni oggettive e non può essere utilizzata come strumento per eludere le procedure di gara. Le motivazioni oggettive possono includere, ad esempio, la necessità di garantire un servizio continuo o la diversificazione delle forniture in base a specifiche esigenze tecniche.

La violazione di questo divieto non solo espone l’ente pubblico a sanzioni, ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, compromettendo l’immagine della pubblica amministrazione.

CONCLUSIONI

Il divieto di frazionamento artificioso degli appalti rappresenta un pilastro fondamentale per la corretta gestione delle risorse pubbliche. È essenziale che i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti pubblici siano consapevoli di queste disposizioni per evitare pratiche illegittime e garantire la trasparenza e l’efficienza nella gestione degli appalti.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza delle normative riguardanti il frazionamento degli appalti è cruciale. Essi devono essere in grado di riconoscere e prevenire pratiche illegittime, contribuendo così a un’amministrazione più trasparente e responsabile. Inoltre, la consapevolezza di queste norme può rappresentare un valore aggiunto nel percorso di carriera all’interno della pubblica amministrazione.

PAROLE CHIAVE

Frazionamento artificioso, appalti pubblici, ANAC, D.Lgs. 36/2023, trasparenza, efficienza, pubblica amministrazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Decreto Legislativo 36/2023, art. 14, comma 6.
  • Atto del presidente ANAC del 28 maggio 2025 (fasc. prot. n. 5209).

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