Affidamento diretto art 17 E 50 cODICE 36/2023

Buongiorno dovendo fare un affidamento diretto per lavori quantificabili in €. 12.000, in carenza di personale amministrativo con la presente chiedo se è possibile procedere all’affidamento diretto senza l’utilizzo della piattaforma telematica bensì utilizzando la PEC. A tal proposito ho trovato un quesito di sentenzeappalti che in regime di Codice 50/2016 permetteva alla Stazione appaltante di utilizzare la pec.
Preciso che quanto sopra, se " fattibile" lo sarà per un periodo limitato, in attesa di nuove assunzioni.
Distinti saluti

Ing. Gianni Fabrizi

Resto in attesa di un Vs gentile riscontro.

Domande | Risposte

Affidamento diretto : preventivo via PEC fino a 139.000 euro

06.03.2023 Redazione

Quesito: Per acquisiti di importo tra i 5.000 e i 139.000 euro, nel caso di richiesta di preventivi in luogo dell’affidamento diretto “puro”, si chiede se sia legittimo utilizzare la PEC per la ricezione delle offerte (ad indirizzo dedicato in modo da evitare la apertura accidentale delle stesse e garantirne la segretezza) o se sia obbligatorio l’utilizzo di applicativi telematici (es. sintel ecc.) Qualora sia obbligatorio l’utilizzo di sistemi telematici, si chiede se l’utilizzo della PEC comporti la annullabilità o la nullità dell’affidamento.

Risposta: In merito al quesito posto si evidenzia che, ai sensi dell’art. 1, comma 450, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 , così come modificata dall’art. 1, comma 130 della Legge 30 dicembre 2018, n. 14, per le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie, nonché gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici e le agenzie fiscali, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Tanto premesso, si rileva che la richiesta di preventivi in luogo dell’affidamento diretto rappresenta una procedura informale e semplificata di affidamento. Dunque, attesa la natura informale dell’affidamento e il combinato disposto delle disposizioni di cui all’art. 32, commi 2 e 14, e all’art. 36 comma 6 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., nonché dell’innalzamento delle soglie dell’affidamento diretto disposto dall’art. 1, lett. a) del D.L. 76/2020 convertito con modificazioni dalla Legge 120/ 2020 e ss.mm.ii., si ritiene che in caso di affidamento diretto la stazione appaltante possa richiedere i preventivi via PEC fino alla soglia di 139.000 euro per gli appalti di servizi e di forniture, atteso che l’utilizzo di tale modalità non determina la violazione del “principio di segretezza” delle offerte. (Parere MIMS n. 1530/2022)

La carenza di personale “amministrativo” non ha alcuna rilevanza.
Il nuovo CCNL ha in definitiva superato la compartimentazione stagna delle categorie, ed anche a prescindere da ciò, è sufficiente che un qualsiasi operatore sia formato per gestire la procedura di affidamento diretto priva di commissione su portale telematico, regionale o nazionale che sia.
Sarà possibile utilizzare la modalità PEC per tale tipologia di procedura; tuttavia ciò non sostituisce la necessità di formare il personale presente.