Affidamento Diretto: La Procedimentalizzazione Non È Gara
CONTENUTO
L’affidamento diretto è una modalità di assegnazione dei contratti pubblici prevista dal Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016) che consente alle stazioni appaltanti di procedere senza un confronto competitivo, semplificando notevolmente le procedure di acquisto. Questa forma di affidamento è particolarmente utile per contratti di valore contenuto, in quanto permette di velocizzare l’iter burocratico e di rispondere rapidamente a esigenze urgenti.
Secondo l’articolo 1, comma 2, lett. b) del D.Lgs. 50/2016, l’affidamento diretto può essere utilizzato per contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, stabilite dall’articolo 35 dello stesso decreto. Anche se l’affidamento diretto può essere procedimentalizzato, ad esempio attraverso l’acquisizione di preventivi da più operatori economici e l’indicazione di criteri di selezione, è importante sottolineare che ciò non trasforma la procedura in una gara.
Infatti, come chiarito dalla giurisprudenza, l’affidamento diretto non richiede l’applicazione delle regole competitive tipiche delle gare d’appalto. Pertanto, i soggetti non selezionati non possono contestare le valutazioni dell’amministrazione, poiché non esiste un obbligo di motivazione comparativa come avviene nelle procedure competitive. Questo aspetto è stato ribadito dal Consiglio di Stato, che ha sottolineato come l’affidamento diretto, pur essendo soggetto a controlli di legittimità, non consenta di impugnare le scelte discrezionali dell’amministrazione.
È fondamentale che le stazioni appaltanti, pur avvalendosi di questa procedura semplificata, rispettino i principi di trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa, come previsto dall’articolo 97 della Costituzione e dall’articolo 1 della Legge 241/1990.
CONCLUSIONI
In sintesi, l’affidamento diretto rappresenta uno strumento efficace per le stazioni appaltanti, ma è essenziale comprendere che la sua procedimentalizzazione non implica l’adozione delle regole di gara. La discrezionalità dell’amministrazione rimane intatta, e i soggetti non selezionati non possono contestare le decisioni assunte. Pertanto, è cruciale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano le specificità di questa procedura per evitare malintesi e garantire un corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza approfondita delle modalità di affidamento diretto è fondamentale per operare in modo efficace e conforme alle normative vigenti. Essi devono essere in grado di gestire le procedure di affidamento in modo trasparente e responsabile, assicurando che le scelte siano motivate e giustificate, anche se non soggette a contestazione.
PAROLE CHIAVE
Affidamento diretto, procedura semplificata, contratti pubblici, D.Lgs. 50/2016, stazioni appaltanti, trasparenza, discrezionalità.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 50/2016 - Codice dei Contratti Pubblici
- Art. 35 D.Lgs. 50/2016 - Soglie di rilevanza comunitaria
- Art. 1, comma 2, lett. b) D.Lgs. 50/2016 - Affidamento diretto
- Art. 97 Costituzione - Buon andamento della pubblica amministrazione
- Legge 241/1990 - Norme in materia di procedimento amministrativo.
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