Affido di reparto e franchising

Un supermercato comunica l’affido del reparto di sushi ad una ditta A e avvisa che questa è autorizzata al subaffitto ad altra ditta B.
La ditta affidataria del reparto ha sviluppato un concept per la vendita di sushi e stipula un contratto di franchising per la gestione del corner con un’altra impresa. A livello amministrativo è pervenuta la comunicazione di affido di reparto tra il supermercato e la prima ditta A, con allegati notifica sanitaria e preposto e la seconda impresa B invece ha inviato la notifica sanitaria, il preposto e il contratto di franchising. Mi chiedo è corretto a livello amministrativo ? la ditta B che effettivamente gestisce il corner può essere qualificata come sub gestore, non manca la comunicazione di sub affido tra la ditta A e la ditta B in linea con il codice del commercio o è sufficiente il franchising?
grazie

Ad uso di tutti i lettori, riporto qualche passaggio di una vecchia risoluzione del MiSE

In via generale, il titolare dell’esercizio può affidare uno o più reparti di questo (non tutti) a un soggetto in possesso dei requisiti prescritti, affinché li gestisca in proprio previa comunicazione al comune competente per territorio.

i rapporti tra titolare dell’esercizio ed affidatario possono essere regolati dalle parti in base alla normativa dettata dal codice civile attraverso i principi dell’autonomia contrattuale delle parti” nonché che “… se si ricorre all’affidamento di reparti, in ogni caso ciò non può riguardare la totalità dei reparti perché ciò significherebbe svuotare di contenuto l’autorizzazione rilasciata per una media struttura di vendita”.

Considerato che la gestione del reparto è una gestione aziendale in proprio, regolata da un accordo contrattuale tra le parti, non sussistendo tra gestore ed affidatario alcun rapporto di dipendenza, fermo restando che il titolare dell’esercizio commerciale è tenuto a comunicare al Comune l’eventuale affido di reparto ad altro soggetto, si evidenzia che quest’ultimo, a sua volta, è tenuto, in quanto esercente in proprio l’attività aziendale, ad iscriversi al Registro.

In ogni caso, la gestione di reparto si differenzia dal subingresso per trasferimento in gestione dell’azienda in quanto, nel primo caso, l’azienda e l’autorizzazione correlata continuano a rimanere in capo al titolare mentre nel caso di subingresso il subentrante deve effettuare la SCIA ai fini dell’intestazione pro tempore del titolo legittimante l’esercizio dell’attività.

Di conseguenza, anche a seguito di affidamento di uno o più reparti, al titolare dell’esercizio commerciale resta comunque intestata l’autorizzazione riferita all’intera superficie di vendita, in quanto una riduzione della medesima per la parte occupata dal reparto in affido ad altri risulterebbe inammissibile.

… si precisa di ritenere ammissibile il subaffido del reparto tramite cessione ad altro soggetto a condizione, ovviamente, che il titolare dell’esercizio organizzato in più reparti ammetta tale ipotesi e apposita clausola del contratto la contempli.

Vedi qua: https://www.mise.gov.it/attachments/article/2034932/122063commsedefissa.pdf

La risoluzione del MiSE è condivisibile. Il subaffido ricade nell’autonomia contrattuale delle parti.

Il franchising non riverbera direttamente ai fini amministrativi, è un tipo di contratto fra le parti. La cosa che mi pare dirimente è la necessita per la ditta subaffidataria (quella che esercita effettivamente l’attività) di comunicare i requisiti morali e professionali. A parere mio, da un punto di vista amministrativo, il subaffido è, comunque, un affido e, come tale, resta sottoposto a comunicazione da parte dell’affidante. Un po’ come un subaffitto di azienda: sarebbe sempre, in termini amministrativi, un subingresso. Quindi, sì, manca una comunicazione.