Affitto di poltrona ed estetista

Buongiorno,
ho bisogno di un aiuto. Mi viene sottoposto questo quesito. Siamo in Toscana. La sig.ra X intende affittare una poltrona per svolgere una attività di estetica all’interno di un centro estetico già avviato da tempo. Ad oggi la sig.ra X non ha la l’abilitazione professionale per lo svolgimento dell’attività in modo autonomo ma sta frequentando un corso di qualifica idoneo per ottenere tale abilitazione, che si concluderà a fine anno. La domanda che mi viene posta è:
è possibile nell’attesa di concludere il corso affittare una poltrona e svolgere l’attività avvalendosi di una dipendente munita di titolo idoneo allo svolgimento dell’attività di estetica che figuri come responsabile tecnico? La signora X è già in possesso di partita iva e si iscriverebbe alla cciaa (non all’albo artigiani) successivamente alla presentazione della scia al SUAP.
A questa domanda risponderei che non è possibile e che è necessario da parte del titolare dell’impresa, anche se non iscritta all’albo degli artigiani, il possesso del requisito professionale di cui all’art 5 del DPR n.47/2007.
Questo perché per l’esercizio dell’attività di affitto di poltrona è necessario il rispetto dei requisiti professionali, tecnico – strutturali ed igienico sanitari, indispensabili per l’esercizio della singola attività. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha specificato alcuni aspetti dell’affitto di poltrona prevedendo che l’esercente dell’attività di impresa (acconciatore o estetista) possa consentire l’utilizzo dei propri spazi mediante forme contrattuali consentite dal legislatore sia ad acconciatori che ad estetisti, con la sola condizione che questi siano in possesso dei prescritti titoli abilitativi.
Inoltre l’art. 10 della LR 28/2004 comma 1 bis prescrive che “Per coloro che esercitano attività di estetica come lavoratori autonomi ovvero in forma imprenditoriale, il regolamento di cui all’art 5 del DPR n.47/2007 disciplina un percorso formativo ulteriore rispetto a chi esercita l’attività come lavoratore dipendente”.
E’ corretto il mio ragionamento?
Grazie

Non comprendo bene… La signora X vorrebbe prendere in affitto (“affittare” in questo senso – non dare in affitto?) una poltrona per l’esercizio dell’attività estetica ma senza essere estetista abilitata all’esercizio autonomo. Se fosse così, direi che la signora X deve attendere.

In via generale, nulla osta affinché un soggetto avvii un’attività di estetica senza essere estetista avvalendosi di personale con qualifica: almeno un responsabile tecnico con qualifica completa per l’esercizio autonomo più altro qualificato. In questo caso, semplicemente, non sarà un imprenditore artigiano.

Detto questo, l’affittuario di poltrona non è un dipendente dell’affittante ma è un lavoratore autonomo che, come tale, deve avere il requisito per l’esercizio autonomo. Affittuario e affittante rappresentano una declinazione del più ampio genus dell’esercizio congiunto di attività distinte nella medesima unità locale.

Vedi l’art. 8 della LR 28/2004 (è la copia dell’art. 4 della legge 1/90): chi esercita l’attività deve avere i requisiti. Se non li ha “completi”, li deve avere per l’esercizio come dipendente e operare sotto la supervisione di un responsabile tecnico

Si, la situazione è un pò ingarbugliata. La sig.ra X (in possesso di partita iva) intende affittare una poltrona dal Centro Estetico Y (tra loro c’è un regolare contratto di affitto) ma ad oggi non ha la l’abilitazione professionale per lo svolgimento dell’attività, ha frequentato un corso di qualifica che dovrà completare per ottenere l’abilitazione a poter esercitare in modo autonomo. Ci propone quindi potersi iscrivere in camera di commercio non all’albo artigiani e di poter assumere in attesa della conclusione del corso una dipendente con il requisito professionale da nominare quale responsabile tecnico. E’ possibile? E’ questa la domanda.

Ribadisco quello che ho detto prima. In una situazione normale non vedo problemi, l’ipotesi è ricorrente: bottega di estetica dove la titolare non lavorante come estetista e senza requisiti (sta alla cassa) esercita l’attività tramite dipendenti di cui almeno uno in grado di fare il RT (impresa non artigiana). Pensa al beauty di un albergo.
L’affitto di poltrona presuppone che l’affittuario esercita autonomamente lì in quella poltrona. Nel tuo caso sarà la dipendente qualificata a occupare la poltrona e a lavorare che fatturerà per conto della titolare (signora X). Con qualche dubbio, perché no… Ho paura che la CCIAA sollevi qualche obiezione