Buonasera, volevo sapere se è ammissibile che un centro estetico faccia un affitto di poltrona ad una ditta individuale che effettua massaggi olistici, quindi di regola non soggetti a scia per estetica.
La circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n.32215/2016 afferma che in mancanza di divieti espressi l’affitto di poltrona possa estendersi anche all’onicotecnico, tatuatore e piercing. Tale elencazione e’ da intendersi come tassativa? Guardando tra le FAQ pubblicate a livello nazionale da CNA una fa riferimento a questa circolare e afferma che per affinità alle suddette attività, l’affitto di poltrona si applica anche ai massaggiatori olistici e discipline bionaturali in mancanza di divieti espressi. E’ una interpretazione consolidata? Nel caso in cui sia ammessa la ditta deve presentare la scia su star codice 96.04.10 centri per il benessere fisico?
grazie
Sul forum abbiamo affrontato varie volte i principi giuridici che sottendono l’esercizio di attività economiche/produttive. Il riferimento è al d.lgs. n. 59/2010, al DL 138/2011, al DL 201/2011 e al DL 1/2012.
Non farti trarre in inganno dall’affitto di poltrona come fosse una ipotesi derogante a qualcosa. L’affitto di poltrona è la tipizzazione del più ampio caso dell’esercizio congiunto che la legge non vieta a prescindere. Quindi, magari non lo puoi chiamare affitto di poltrona ma poco importa. È sempre un caso di esercizio congiunto che è vietabile solo per motivi imperativi di interesse generale. Ripeto che l’esercizio congiunto è sempre fattibile (artigianale, commerciale, ecc. incrociato, non incrociato, ecc.) al netto di evidenze che possano rappresentare un problema di pubblico interesse rilevante: salute pubblica, ordine pubblico, sicurezza, ecc. Quindi, se si garantisce il rispetto dei requisiti igienico sanitari non è possibile vietare un esercizio congiunto del genere. Semmai i problemi possono essere quelli civilistici/contrattuali fra le parti ai fini dell’uso legittimo di un luogo condiviso ma questo è un problema del commercialista.
Le discipline del benessere non sono sottoposte a procedure abilitative. Non sono normate a livello statale e sono “libere”. Il fatto che abbiano un codice ATECO non significa che siano sottoposte ad abilitazione amministrativa. Anche un sarto o un falegname hanno il codice ATECO…
vedi: Attività massaggiatore a domicilio