Agriturismo senza autorizzazione agli scarichi

Buonasera. Abbiamo il caso di nuovo agriturismo sprovvisto di autorizzazione agli scarichi (AUA). Che tipo di provvedimenti andrebbero adottati? Si rientrerebbe nel campo di applicazione dell’art.19 comma 3 della legge 241/1990 oppure no? Grazie.

Dipende dalla normativa regionale, oltre che dal d.lgs. 152/2006.
Se lo scarico è in pubblica fognatura potrebbe essere assimilato al domestico e soggetto a specifica procedura (in Lombardia basta una comunicazione all’Ufficio d’Ambito).
Se in area non fognata allora serve necessariamente l’AUA.
In assenza si ricade senza dubbio nel comma 3 se siamo nei 60 gg dalla presentazione della SCIA: a mio avviso divieto di prosecuzione.
Inoltre se è stato accertato che lo scarico è stato attivato, si applicano anche le sanzioni del d.lgs. 152/2006 (artt. da 133 e seg.).

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la cosa andrebbe approfondita. Ha scarico abusivo? Non ne ha perché usa bagni chimici che una ditta va a svuotare? Astrattamente, la SCIA di agriturismo sarebbe valida ma, nei fatti, finché non c’è scarico autorizzato quelle attività umane che producono reflui non potrebbero essere svolte. Il discorso è complesso

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In linea teorica condivido il pensiero di Mario, fosse una mera azienda agricola con i soli servizi igienici a servizio del personale…
Ma se c’è attività di somministrazione, mi sembra improbabile che gestisca con un sistema “chiuso” sia i servizi igienici che gli scarichi idrici della cucina (per la preparazione dei cibi, per la pulizia di stoviglie, attrezzature, locali,…).

Se non può scaricare i reflui né gestirli con un sistema chiuso (e smaltimento come rifiuti) a mio avviso vengono meno i requisiti igienico-sanitari, e di conseguenza anche l’agibilità edilizia…

Ma come dice Mario il discorso è complesso e non può essere fatto un discorso generico.

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Ringrazio entrambi e vi preciso che siamo in Toscana e che gli scarichi sono fuori pubblica fognatura.
Nel caso specifico, inoltre, la SCIA riguarda solo ospitalità e non c’è somministrazione.
Se approfondendo, gli scarichi fossero già attivi, essendo nei 60 giorni dalla presentazione della SCIA potrei quindi procedere con il divieto di prosecuzione e sanzione per scarichi abusivi?

Siamo al limite. Difficile stabilire una diretta correlazione con la SCIA agrituristica. la LR 30/2003 è un po’ vaga sui contenuti della SCIA.
Sicuramente, qualora venisse accertato lo scarico fuori fogna (gli effettivi scarichi) in assenza di autorizzazione allo scarico, accorerebbe procedere ai sensi dell’art. 133, comma 2 del d.lgs. n. 252/2006 (sono sicuramente reflui assimilabili ai domestici) e ai sensi dell’art. 135 cioè senza applicazione della misura ridotta.
Il codice non prevede neppure l’ordinanza di cessazione / apposizione sigilli che potrebbe essere comunque adottate per effettivo pericolo ambientale nella forma della c. e u.

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