AI e divieto di social scoring nelle Linee guida della Commissione Europea | Salvis Juribus

Il Divieto di Social Scoring nell’Unione Europea: Implicazioni e Normative

CONTENUTO

L’Unione Europea ha recentemente introdotto un’importante normativa riguardante l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nel contesto del social scoring, ovvero la valutazione degli individui basata su comportamenti o caratteristiche personali. Questo divieto è stato formalizzato attraverso il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), entrato in vigore il 2 agosto 2024. Il Regolamento si propone di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini europei, prevenendo l’adozione di sistemi di IA che possano portare a trattamenti discriminatori.

Il social scoring, praticato da alcune aziende e governi, può influenzare negativamente la vita delle persone, limitando l’accesso a servizi essenziali come prestiti, assicurazioni e opportunità lavorative. La Commissione Europea, con le sue linee guida pubblicate il 4 febbraio 2025, ha chiarito che tali pratiche sono incompatibili con i valori fondamentali dell’Unione, come la dignità umana e il principio di non discriminazione.

Le sanzioni per le violazioni di queste normative sono severe: le aziende possono essere multate fino a 35 milioni di euro o fino al 7% del loro fatturato mondiale, a seconda di quale importo sia maggiore. Questo rappresenta un forte deterrente per le pratiche di social scoring, sottolineando l’impegno dell’Unione Europea nella tutela dei diritti dei cittadini.

CONCLUSIONI

Il divieto di social scoring rappresenta un passo significativo verso la protezione dei diritti individuali nell’era digitale. La normativa non solo mira a prevenire discriminazioni, ma anche a garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale sia etico e rispettoso della dignità umana. È fondamentale che le istituzioni pubbliche e private si adeguino a queste nuove regole per evitare sanzioni e per contribuire a un ambiente più giusto e equo.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza di queste normative è cruciale. Essi devono essere consapevoli delle implicazioni legali e etiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale nelle loro attività quotidiane. Inoltre, è importante che i concorsisti comprendano come queste normative possano influenzare le politiche pubbliche e i servizi offerti ai cittadini. La preparazione su questi temi potrebbe diventare un elemento distintivo nei concorsi pubblici, dove la sensibilità verso i diritti umani e l’uso etico della tecnologia è sempre più richiesta.

PAROLE CHIAVE

Social scoring, intelligenza artificiale, Regolamento AI Act, Unione Europea, diritti umani, non discriminazione, sanzioni.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Regolamento (UE) 2024/XXXX del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’Intelligenza Artificiale (AI Act).
  2. Linee guida della Commissione Europea, pubblicate il 4 febbraio 2025.
  3. Direttiva 2000/43/CE del Consiglio, relativa all’attuazione del principio di uguaglianza di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza o dall’origine etnica.
  4. Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) sulla protezione dei dati personali.

immagine

Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli