Ai fini della limitazione del diritto di accesso non è sufficiente l'affermazione che questi ultimi attengono al proprio know-how. - Giurisprudenzappalti https://share.google/FqDKBOQ6SfdR4IerV

Ai fini della limitazione del diritto di accesso non è sufficiente l’affermazione che questi ultimi attengono al proprio know-how. - Giurisprudenzappalti Ai fini della limitazione del diritto di accesso non è sufficiente l'affermazione che questi ultimi attengono al proprio know-how. - Giurisprudenzappalti

LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI NELLE GARE PUBBLICHE: UN’ANALISI GIURISPRUDENZIALE

CONTENUTO

Il diritto di accesso agli atti amministrativi, sancito dall’art. 22 della Legge 241/1990, è un principio fondamentale della trasparenza nella pubblica amministrazione. Tuttavia, questo diritto non è assoluto e può essere limitato in specifiche circostanze. Un ambito in cui si applicano tali limitazioni è quello delle gare pubbliche, dove le aziende partecipanti possono invocare la protezione del proprio know-how aziendale.

Recenti pronunce giurisprudenziali hanno chiarito che non basta una generica affermazione riguardante la riservatezza delle informazioni per negare l’accesso agli atti. In particolare, il Consiglio di Stato (ord. 6 dicembre 2024, n. 9820) e il T.A.R. Trento (19 aprile 2023, n. 59) hanno stabilito che è necessaria una valutazione specifica e motivata, caso per caso. Le aziende devono dimostrare, con elementi concreti, che la divulgazione delle informazioni possa arrecare un danno concreto e significativo.

L’art. 98 del D.lgs. 30/2005 (Codice della Proprietà Industriale) stabilisce che le informazioni segrete o riservate possono essere tutelate, ma solo se la parte controinteressata fornisce prove circostanziate della necessità di proteggere il segreto tecnico o commerciale. Questo implica un bilanciamento tra il diritto alla riservatezza e il diritto di accesso, che deve essere sempre garantito per assicurare la trasparenza e la correttezza delle procedure amministrative.

CONCLUSIONI

In sintesi, la giurisprudenza recente sottolinea l’importanza di una valutazione rigorosa e motivata per limitare il diritto di accesso agli atti in materia di gare pubbliche. Le aziende devono fornire prove tangibili della necessità di proteggere le proprie informazioni riservate, mentre le amministrazioni pubbliche devono garantire un equilibrio tra la tutela del know-how e il diritto alla trasparenza.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che la gestione delle informazioni riservate deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti. È essenziale essere in grado di valutare le richieste di accesso agli atti con un approccio critico e motivato, tenendo conto delle esigenze di trasparenza e della protezione delle informazioni sensibili. La formazione continua su queste tematiche è cruciale per garantire un’adeguata gestione delle procedure amministrative.

PAROLE CHIAVE

Diritto di accesso, gare pubbliche, know-how aziendale, segreto tecnico, trasparenza amministrativa, giurisprudenza, Codice della Proprietà Industriale.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Legge 241/1990, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.
  • D.lgs. 30/2005, “Codice della Proprietà Industriale”.
  • Consiglio di Stato, ord. 6 dicembre 2024, n. 9820.
  • T.A.R. Trento, 19 aprile 2023, n. 59.

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