Buongiorno Francesca,
ti premetto che la tecnica per rispondere correttamente ai quiz è:
-leggere bene la domanda;
-escludere la risposta più sbagliata;
-scegliere tra quelle rimaste la più confacente.
Ciò premesso io farei questo ragionamento:
il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio di cui all’art. 319 c.p. deve essere ricondotta all’ipotesi della c.d. corruzione propria, che può essere commessa anche dall’incaricato di pubblico servizio.
L’art. 320 c.p., infatti, prescrive che le disposizioni degli articoli 318 (che disciplina la diversa fattispecie della corruzione impropria) e 319 si applichino anche all’ incaricato di un pubblico servizio.
Al secondo comma dell’art. 320 c.p. viene esplicitamente previsto, poi, che in tal caso le pene siano ridotte in misura non superiore ad un terzo.
Da tale ragionamento potrai escludere fin da subito la risposta “a”, che è la più sbagliata, per poi scegliere tra le due restanti opzioni.
L’opzione prevista dalla risposta “b” si riferisce alla diversa ipotesi della corruzione in atti giudiziari di cui all’art. 319 ter, per cui risponde ad un’altra domanda, dunque, per esclusione, l’unica risposta “giusta” può essere la “C”.
Ricordo, infine, che nei quiz i quesiti relativi ai reati propri contro la PA sono piuttosto frequenti, per cui il mio consiglio, è quello di studiare bene non solo il manuale, ma anche il LIBRO SECONDO, Titolo II, Capo I, del Codice Penale, rubricato, " Dei delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione".
Per approfondire vai al seguente link:
Buona visione
Simona