Ampliamento superficie di somministrazione alimenti e bevande

Buonasera, ci troviamo in Toscana.
Una ditta che svolge attività di somministrazione di alimenti e bevande vorrebbe ampliare la superficie utilizzando un fondo a destinazione d’uso commerciale non direttamente collegato con il fondo dove attualmente viene svolta la somministrazione e la preparazione degli alimenti.
Nel caso in particolare il fondo da utilizzare per ampliare la superficie dell’esercizio si trova a circa 50 metri sul lato opposto di una piazza pubblica.
E’ possibile questa operazione?
Se fosse possibile, ci sono delle prescrizioni a cui la ditta deve ottemperare?
Pensiamo, ad esempio, ai requisiti igienico sanitari visto che nel fondo “aggiuntivo” non sono presenti servizi igienici, ma anche al trasporto degli alimenti da un fondo all’altro…
Grazie a chi vorrà intervenire…

Non si tratta e non può trattarsi di ampliamento di superficie di somministrazione di alimenti e bevande, quanto di un avvio di nuovo esercizio.
Fisiologicamente l’ampliamento di una simile superficie necessita di continuità strutturale tra i locali, che in questo specifico caso è assente.

Il locale individuato nell’esempio non è neanche contiguo e chiaramente dovrà essere dotato di propria agibilità. Pertanto l’esercente dovrà trasmettere nuova SCIA di avvio attività, ovvero richiesta di autorizzazione a seconda della normativa vigente nell’area oggetto della nuova apertura.

L’assenza di servizi igienici chiaramente invalida la possibilità di utilizzare questo locale ai fini dell’esercizio di attività commerciale per somministrazione di alimenti e bevande, pertanto dovranno essere eseguite opere edili al fine di conformare i locali medesimi.
Laddove l’esercente si intestardisse nel proseguire con l’apertura, venga questo sanzionato come attività abusiva, inoltre allertando l’azienda sanitaria locale preposta ai controlli di rito e ne sia disposta la chiusura.