ANAC: per affidamenti fino a 5.000 euro, proroga di utilizzo della piattaforma PCP fino al 30 giugno 2025 | Salvis Juribus https://search.app/dEo37dkHdbert8MC8
Proroga dell’Utilizzo della Piattaforma per i Contratti Pubblici (PCP): Cosa Cambia per le Stazioni Appaltanti
CONTENUTO
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha recentemente prorogato fino al 30 giugno 2025 l’utilizzo della Piattaforma per i Contratti Pubblici (PCP) per i microaffidamenti di importo inferiore a 5.000 euro. Questa decisione è stata presa per supportare le stazioni appaltanti nel superare eventuali difficoltà tecniche o operative nell’uso delle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) [1][2][5].
Ambito di Applicazione della Proroga
La proroga si applica a diverse fattispecie, tra cui:
- Affidamenti diretti fino a 5.000 euro: Permette di procedere con affidamenti diretti in caso di difficoltà nell’utilizzo delle PAD, mantenendo la trasparenza e la tracciabilità [1][5].
- Adesione ad accordi quadro e convenzioni: Riguarda i bandi pubblicati entro il 31 dicembre 2023, estendendo la validità anche agli accordi pubblicati dal 1° gennaio 2024 [1][5].
- Ripetizione di lavori o servizi analoghi: Si applica a procedure bandite prima del 31 dicembre 2023 [1][5].
- Affidamenti in house: Consente l’uso dell’interfaccia per adempiere agli obblighi normativi previsti [1][5].
Acquisizione del Codice Identificativo di Gara (CIG)
La PCP sarà utilizzabile anche per l’acquisizione del CIG in tutte le fattispecie che prevedono l’uso della scheda P5, inclusi i casi in cui il CIG è richiesto solo per la tracciabilità dei flussi finanziari [1][4][5].
Scadenza Definitiva
Dal 1° luglio 2025, l’interfaccia ANAC non sarà più utilizzabile per le fattispecie sopra elencate. Le stazioni appaltanti dovranno obbligatoriamente utilizzare le piattaforme digitali di approvvigionamento, completando così il processo di digitalizzazione previsto dal quadro normativo vigente [1][5].
Critiche delle Associazioni
Diverse associazioni di categoria, come CNA e Confcommercio, hanno espresso preoccupazioni riguardo alla proroga, sostenendo che non affronta le difficoltà operative delle stazioni appaltanti e potrebbe ritardare ulteriormente il processo di digitalizzazione. L’Ance ha criticato la decisione, avvertendo che potrebbe compromettere l’efficienza del sistema degli appalti pubblici [1].
CONCLUSIONI
La proroga dell’utilizzo della PCP fino al 30 giugno 2025 rappresenta un tentativo di facilitare le operazioni delle stazioni appaltanti in un contesto di transizione verso la digitalizzazione. Tuttavia, le critiche sollevate dalle associazioni di categoria evidenziano la necessità di un approccio più incisivo per affrontare le sfide operative e garantire una transizione efficace verso le piattaforme digitali.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le nuove disposizioni e prepararsi all’uso delle piattaforme digitali di approvvigionamento, che diventeranno obbligatorie dal 1° luglio 2025. La conoscenza delle procedure e delle normative vigenti sarà cruciale per garantire una gestione efficiente e conforme degli appalti pubblici.
PAROLE CHIAVE
Piattaforma per i Contratti Pubblici, ANAC, microaffidamenti, digitalizzazione, CIG, stazioni appaltanti, appalti pubblici.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Teknoring: Microaffidamenti: prorogata al 30 giugno 2025 l’interfaccia ANAC.
- Appaltiamo: Comunicato del Presidente ANAC del 18 dicembre 2024.
- ANCI: Proroga al 30 giugno 2025 dell’interfaccia ANAC.
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