Annullamento - revoca - motivi ostativi

Buongiorno,
sono istruttore tecnico di un SUAP associato a 15 comuni in Lombardia.
Cerco di riepilogare brevemente l’istanza per la quale ho dubbi da dirimere.
Innanzitutto, parliamo di autorizzazione per l’esposizione di cartelloni pubblicitari in fregio a strade provinciali all’esterno del centro abitato, richiesta avanzata ai sensi dell’art. 23 del DPR 495/1992.
L’utente deposita l’istanza in data 26/05/2021 direttamente presso la provincia.
La provincia in data 02/07/2021 scrive all’utente dicendo che la pratica deve essere depositata al SUAP.
L’utente deposita la pratica al SUAP in data 14/07/2021 che indice CDS asincrona (ai sensi dell’art. 14-bis della L. 241/1990) per l’ottenimento del parere della Provincia (proprietaria della strada) e della PL (per la verifica del perimetro del centro abitato).
In data 16/07/2021 la PL comunica che il cartello è esterno al CA.
Il termine di 60 giorni decorre in data 13/09/2021. Il SUAP sollecita verbalmente e con diverse email (ufficiose) il parere endoprocedimentale.
In data 24/11/2021 il SUAP formalizza il sollecito del parere provinciale.
In data 30/11/2021 la provincia adotta un aggiornamento al regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria.
In data 13/12/2021 la provincia si esprime negativamente in quanto il cartello non rispetta i dettami dell’art. 51, comma 2, lett. H) del DPR 495/1992 e del vigente regolamento.

Partendo dal presupposto che prima dell’invio dei motivi ostativi è necessario fare qualcosa in merito all’assenso tacito, sono confusa sul tipo di provvedimento da redigere:
1- Avendo avviato il procedimento ai sensi dell’art. 14-bis della l. 241/1990, prima di inviare i motivi ostativi ai sensi dell’art. 10-bis, procedo ai sensi dell’art. 21-nonies con l’annullamento in autotutela dell’assenso formatosi tacitamente? E con nota a parte invio i motivi ostativi?
2- Oppure redigo un provvedimento unico comprensivo di revoca in autotutela 21-nonies e motivi ostativi 10-bis?
3- È più corretto effettuare una revoca dell’autorizzazione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ai sensi dell’art. 21-quinquies della L. 241/90?
4-Ovvero il provvedimento deve essere un combinato disposto dei tre articoli succitati annullamento con revoca e motivi ostativi?
cordiali saluti
PA

Se non hai adottato il provvedimento finale, allora (dato anche che il privato non ha avviato il potere sostituivo), puoi procedere con il 10-bis. In ogni caso, l’autotutela si applicherebbe al provvedimento e la competenza sarebbe della stessa PA che lo ha adottato.

Il provvedimento finale, anche se siamo fuori termini, non è stato adottato quindi non ha senso parlare di revoca o annullamento. La giurisprudenza ritiene che il procedimento di cui trattasi non sia soggetto al asilenzio-assenso