Appalti: un generico riferimento a segreti tecnici non blocca l’accesso difensivo - Le Autonomie https://share.google/crfEf7deh5TiPeGq0

Appalti: un generico riferimento a segreti tecnici non blocca l’accesso difensivo - Le Autonomie Appalti: un generico riferimento a segreti tecnici non blocca l’accesso difensivo - Le Autonomie

L’Accesso Difensivo agli Atti di Gara: Chiarimenti dal TAR Calabria

CONTENUTO

Il tema dell’accesso agli atti di gara è di fondamentale importanza per garantire la trasparenza e la correttezza nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Recentemente, il TAR Calabria, con l’ordinanza 13 ottobre 2025, n. 654, ha fornito un chiarimento significativo riguardo alla questione della riservatezza delle informazioni contenute nelle offerte tecniche.

In particolare, il Tribunale ha stabilito che un generico riferimento alla presenza di “segreti tecnici o commerciali” non è sufficiente a negare l’accesso agli atti da parte di un operatore economico che intenda tutelare i propri diritti in sede giudiziaria. La semplice affermazione di riservatezza, priva di una motivazione adeguata e di prove concrete, non può giustificare il diniego di accesso.

La normativa nazionale, in particolare l’art. 35, comma 4, lett. a) del d.lgs. n. 36/2023, stabilisce che l’accesso può essere limitato solo se le informazioni sono effettivamente qualificabili come segreti tecnici o commerciali e se la loro divulgazione arrecherebbe un pregiudizio concreto. Pertanto, è compito dell’amministrazione fornire una motivazione circostanziata, dimostrando che non sia possibile oscurare solo le parti strettamente riservate, in modo da garantire un bilanciamento tra il diritto di accesso e la tutela del know-how aziendale.

In aggiunta, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nella causa C-686/2024, ha ribadito che il diritto alla tutela giurisdizionale effettiva prevale sulle ragioni di segretezza, specialmente quando l’accesso è indispensabile per la difesa in giudizio. Questo principio sottolinea l’importanza di garantire che le informazioni necessarie per la difesa siano accessibili, evitando che affermazioni generiche possano ostacolare il diritto di accesso.

CONCLUSIONI

In sintesi, il TAR Calabria ha chiarito che il blocco dell’accesso difensivo richiede prove concrete della riservatezza delle informazioni. Le affermazioni generiche non sono sufficienti a giustificare il diniego di accesso agli atti di gara. È fondamentale che le amministrazioni pubbliche rispettino le normative vigenti e garantiscano un equilibrio tra la protezione delle informazioni riservate e il diritto di accesso degli operatori economici.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere l’importanza della trasparenza nelle procedure di gara e il diritto degli operatori di accedere agli atti. La conoscenza di queste normative e delle recenti pronunce giurisprudenziali è cruciale per garantire che le procedure siano condotte in modo equo e legittimo, evitando conflitti e garantendo la tutela dei diritti di tutti gli attori coinvolti.

PAROLE CHIAVE

Accesso agli atti, segreti tecnici, riservatezza, TAR Calabria, diritto di difesa, trasparenza, appalti pubblici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. n. 36/2023, art. 35, comma 4, lett. a).
  2. Ordinanza TAR Calabria, Reggio Calabria, 13 ottobre 2025, n. 654.
  3. Corte di Giustizia UE, causa C-686/2024.

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