Approfondimento giuridico sulla sorvegliabilità nei pubblici esercizi

Buonasera chiedo un approfondimento in materia di sorvegliabilità dei pubblici esercizi, in particolare: l’esito di un accertamento del requisito della sorvegliabilità da parte della Polizia Locale su un pubblico esercizio è risultato negativo in quanto nello stesso locale, oltre al bar insiste anche un’attività artigianale (kebab). Procedo ai sensi dell’art.19 comma 3 della 241/1990 con comunicazione di conformazione entro un termine di 30 gg e nel frattempo però l’attività deve essere sospesa, oppure facciamo direttamente un divieto di prosecuzione attività ma su quale fondamento giuridico?
Grazie

Quali sarebbero i requisiti di sorvegliabilità di cui sarebbe stata accertata la mancanza?

l’attività di kebab e quella del bar sono comunicanti

E quindi?

I requisiti di sorvegliabilità sono quelli indicati nel DM 564/92. In concreto, quale sarebbe quello non rispettato?

il mio è l’ufficio SUAP Commercio, abbiamo chiesto formalmente alla polizia locale di andare a verificare la sorvegliabilità per un subentro in attività di pubblico esercizio e dalla relazione trasmessa dai vigili di PL risulta sorvegliabilità negativa. Ho chiesto delucidazioni, mi hanno risposto che all’interno del bar vi è una porta che conduce all’altra attività di kebab pertanto questa porta deve essere chiusa.

Il senso della norma è impedire che porte o altri ingressi di un’attività di somministrazione possano essere utilizzati per l’accesso ad abitazioni private.
Un’attività artigiana tipo “kebabberia” effettua la vendita per asporto e solitamente anche il consumo immediato sul posto, e come tale è un esercizio aperto al pubblico e soggetto ai controlli di polizia.
Anche se è comunicante con il pubblico esercizio, non è un’abitazione privata.
Questo in termini generali. Poi, ovviamente, andrebbe visto nel dettaglio dove è collocata la porta di comunicazione.

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