Assistente sociale in conflitto d'interessi

Un Assistente sociale in servizio presso il Comune si occupa di una famiglia con tre minori.
Si tratta dell’unico Assistente sociale di cui dispone il Comune.
I tre minori su provvedimenti del Giudice sono collocati in una Comunità.
L’assistente sociale querela la madre dei tre minori per minacce.
Da notizie assunte dalle forze dell’ordine uno dei minori risulta aver lasciato la Comunità ed essere tornato dalla madre in violazione di quanto disposto dal Giudice.
Le forze dell’ordine chiedono la collaborazione dell’Assistente Sociale per risolvere la problematica. L’assistente sociale riferisce al Sindaco di non potersi più occupare di questa famiglia perché si troverebbe in conflitto d’interessi.
Il Sindaco contatta il distretto sanitario per l’invio di un assistente in sostituzione, ma viene rappresentata l’indisponibilità di personale .

Il Segretario Comunale, acquisita la conoscenza di questi fatti, come deve attivarsi?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La situazione descritta pone in evidenza una serie di questioni legate al diritto amministrativo, in particolare alla gestione dei servizi sociali comunali e alla tutela dei minori. La premessa generale da considerare è che l’obbligo primario dell’ente locale è quello di assicurare la tutela dei minori e il rispetto delle disposizioni giudiziarie, anche in situazioni complesse come quella descritta.

Norme relative alla teoria:

  1. Codice Civile - Artt. 330 e seguenti, relativi alla tutela dei minori e al ruolo dell’autorità giudiziaria.
  2. Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) - Artt. 50 e seguenti, che disciplinano le funzioni dei Comuni in materia di servizi sociali.
  3. Legge 328/2000 - Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, che prevede la collaborazione tra enti locali e servizi sanitari per la tutela dei soggetti vulnerabili.

Esempio concreto:

In una situazione simile, il Segretario Comunale, in qualità di organo di supporto all’attività amministrativa e di garanzia della legalità, dovrebbe innanzitutto verificare le possibilità di reperimento di risorse umane alternative all’interno dell’ente o attraverso la collaborazione con altri enti locali o organizzazioni del terzo settore. Potrebbe essere necessario, ad esempio, valutare la possibilità di affidare temporaneamente il caso a un assistente sociale di un Comune limitrofo o a un professionista esterno, nel rispetto delle normative vigenti e degli accordi interistituzionali.

Conclusione sintetica:

Il Segretario Comunale deve agire con urgenza per trovare una soluzione che assicuri la continuità dell’assistenza alla famiglia e ai minori, rispettando le disposizioni giudiziarie e garantendo la tutela dei minori. Questo potrebbe richiedere una gestione flessibile delle risorse umane e una collaborazione interistituzionale.

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Bibliografia e link utili: