In merito alle assunzioni decreto calabria, per i medici specializzandi, legge 145/2018 e LEGGE 29 aprile 2024, n. 56 e conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 2 marzo 2024, si stabiliva che l’assunzione dei giovani medici in corso di specializzazione, presupponeva che gli esami di passaggio tra gli anni di specializzazione e l’esame finale per la parte teorica della didattica non fossero più necessari.
Nei giorni scorsi è uscita una nota del MIUR che intende ripristinare l’esame per il passaggio d’anno dei medici specializzandi assunti con il cosiddetto Decreto Calabria.
Tale parere a firma del Direttore generale degli ordinamenti della formazione superiore ed inviato a tutti gli atenei italiani, “invita” le Università a non rispettare le ultime modifiche normative che aboliscono l’esame di passaggio d’anno per i medici assunti e, con una interpretazione piena di incertezze e di condizionali, invita i direttori di scuola “a mantenere comunque” l’esame di passaggio “almeno” per l’anno accademico in corso, poi si vedrà.
Da un lato il Governo e il Parlamento intendono sbloccare le liste d’attesa, dall’altro il mondo accademico intende bloccare le assunzioni dei giovani medici.
Il quesito è questo: può una nota del miur andare contro alla Legge? È sopratutto, possono i docenti titolari dei corsi di specializzazione obbligare gli specializzandi a sostenere le prove ?
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
Per rispondere al tuo quesito, iniziamo con una premessa generale sul principio di legalità nell’ordinamento giuridico italiano. Secondo questo principio, tutte le azioni amministrative e le norme devono essere basate su una legge. Le leggi, approvate dal Parlamento, hanno una forza superiore rispetto ai regolamenti, decreti e altre disposizioni amministrative.
Nel caso specifico, la legge 145/2018 e la successiva Legge 29 aprile 2024, n. 56, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge 2 marzo 2024, rappresentano l’attuale quadro normativo di riferimento per l’assunzione dei giovani medici specializzandi. Se queste leggi prevedono l’abolizione degli esami di passaggio tra gli anni di specializzazione e dell’esame finale per la parte teorica della didattica per i medici specializzandi assunti, allora questa disposizione ha prevalenza su qualsiasi altra disposizione contraria.
La nota del MIUR, pur essendo un atto amministrativo, non può contraddire o annullare quanto stabilito da una legge. La gerarchia delle fonti del diritto stabilisce che le leggi hanno una forza superiore rispetto alle note o circolari ministeriali. Pertanto, se la legge ha abolito l’obbligo degli esami di passaggio per i medici specializzandi assunti, una nota del MIUR non può reintrodurre tale obbligo.
Per quanto riguarda la possibilità dei docenti titolari dei corsi di specializzazione di obbligare gli specializzandi a sostenere le prove, la risposta dipende dalla conformità delle loro azioni con la legge vigente. Se la legge prevede l’abolizione di tali esami, i docenti non possono imporre unilateralmente il loro svolgimento.
Esempio concreto: Se un medico specializzando assunto secondo le disposizioni della legge 145/2018 e della Legge 29 aprile 2024, n. 56, viene obbligato a sostenere un esame di passaggio nonostante la legge abbia abolito tale requisito, potrebbe contestare questa richiesta basandosi sulla normativa vigente che lo esonera da tale obbligo.
Conclusione sintetica: Una nota del MIUR non può andare contro a quanto stabilito da una legge. Gli specializzandi non possono essere obbligati a sostenere esami di passaggio se la legge li ha aboliti.
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Bibliografia e link utili:
- Testo della Legge 145/2018
- Testo della Legge 29 aprile 2024, n. 56 (Nota: il link è generico poiché la legge futura non è ancora disponibile)
- Principio di legalità: Articolo sul principio di legalità