Attività congiunta di commercio all'ingrosso e al dettaglio

Siamo in Toscana in comune con popolazione superiore al 10.000 abitanti…
Il comune ha rilasciato un permesso di costruire per “REALIZZAZIONE DI EDIFICIO COMMERCIALE ALL’INGROSSO, COMMERCIO AL DETTAGLIO CONNESSA A QUELLA PRINCIPALE ALL’INGROSSO” per mq 1.100 di superficie utile lorda (Sul), in zona in cui il regolamento urbanistico comunale prevede: "Destinazioni d’uso ammesse: artigianali, commerciali all’ingrosso, commerciali al dettaglio connesse a quella principale, per una superficie non superiore al 50% della Sul.
Il proprietario dell’immobile intende svolgervi congiuntamente attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio ai sensi dell’art.26 della L.R.T. 62/2018, in maniera promiscua, senza separazione tra le due tipologie di attività.
Si tratta dunque di autorizzare commercialmente una MEDIA STRUTTURA DI VENDITA, alla quale fra l’altro non è stato rilasciato il titolo autorizzatorio congiuntamente al permesso di costruire cosi come previsto al comma 4 dell’art.18.

  1. Considerati la norma di piano del regolamento urbanistico comunale sopra descritta e il comma 5 dell’art.18, è autorizzabile l’attività congiunta di commercio all’ingrosso e al dettaglio in media struttura cosi come disciplinata all’art.26?
  2. Con riferimento alla Risoluzione del MEF n.230620 del 8 novembre 2012, in cui si precisa che l’esercizio promiscuo di commercio al dettaglio e all’ingrosso nello stesso locale può essere svolto senza specifici divisori, si chiede se tale chiarimento è tutt’oggi in vigore o è stato superato da norme più restrittive che prevedono separazioni materiali nell’ambito della solita superficie di vendita, anche con riferimento all’eventuale obbligo di prevedere casse distinte per tipologia di attività (ingrosso e dettaglio).
    Grazie…