Buongiorno, ci hanno chiesto cosa presentare per un’attività di wedding planner: ho visto che, nel caso non ci sia intermediazione, l’attività può considerarsi come figura professionale, pertanto non occorrerebbe una pratica al Suap, altrimenti qualora intenda configurarsi come agenzia che effettua intermediazione, serve iscriversi al registro imprese come agenzia di affari e presentare anche scia al Comune. Sennonchè il commercialista che segue la pratica dice che, pur non essendoci attività di intermediazione, la persona che intende svolgere l’attività si è iscritta alla CCIAA. Sul nostro portale Suap (Emilia Romagna) vi è la possibilità di presentare la pratica di organizzatore di eventi solo se trattasi agenzia di affari…come deve essere inquadrata in questo caso? Non so se è un argomento che può risolvere il Suap o devono vedere loro come configurarsi per un discorso fiscale…Grazie fin d’ora per la risposta.
Non comprendo dov’è il problema. Sono moltissime le attività di impresa, quindi con obbligo di iscrizione in CCIAA, che non necessitano di procedure abilitative amministrative. Si iscriveranno al registro imprese e basta, senza presentare pratiche al SUAP. Per dirne un’altra, i professionisti lavoratori autonomi neppure devono iscriversi al registro imprese (non sono imprese).
Quindi, se non svolge attività di agenzia di affari ex art. 115 TULPS, non necessita della relativa procedura amministrativa. Procederà con la “comunicazione unica”: la procedura abilitativa è sempre eventuale: