Attività itinerante su area interdetta

Premesso che il regolamento Comunale del commercio su area pubblica vieta l’esercizio dell’attività itinerante nella zona centrale del Comune, per qualsiasi settore, alimentare e non, molto probabilmente per la presenza degli esercizi di vicinato.
Un pubblico esercizio, vorrebbe avvalersi della collaborazione di un operatore itinerante, del settore alimentare, invitandolo in prossimità della sua attività, su area pubblica interdetta agli itineranti, in occasione della chiusura di un suo evento, svolto in precedenza all’interno del suo locale.
La richiesta è giustificata dal fatto che l’operatore itinerante non provvederà alla vendita, ma somministrerà il suo prodotto ai soli partecipanti all’evento senza alcun onere da parte loro, data la collaborazione ed i rapporti che intercorrono, con il pubblico esercizio.
Sussistono da parte nostra i seguenti dubbi:
E’ possibile far entrare un’attività del settore itinerante in una zona dove non è previsto lo svolgimento dell’attività stessa, ancorché gratuito (ammesso lo sia dato che l’accordo con l’altro operatore economico potrebbe prevedere la corresponsione di un contributo ecc.)
E’ possibile concedere l’area all’esercizio di vicinato per consentire l’occupazione all’operatore itinerante.
Grazie per la risposta.

Sì, il vero motivo è quello anche se la motivazione dovrebbe riguardare la sostenibilità urbana, il decoro, l’igiene pubblica ecc. La tuetla della concorrenza a senso unico non sarebbe ammissibile.

Non comprendo bene i particolari, parli di pubblico esercizio ma anche di esercizio di vicinato. Butto già qualche spunto di riflessione. Prima ancora di considerare il fatto che l’itinerante venda al dettaglio oppure no, se piazzasse su area pubblica allora necessiterebbe di una concessione temporanea. E’ concedibile ai sensi del reg. comunale ? Se piazzasse su area pubblica data in concessione al pubblico esercizio allora si porrebbe il problema del sub-utilizzo. Sarebbe ammissibile il sub-utilizzo? Questa seconda ipotesi, tuttavia, potrebbe essere avallata nel senso che l’operatore itinerante non sarebbe tale ma sarebbe (a quello che dici) un collaboratore temporaneo dell’esercente, un po’ come fosse un musico che allieta la serata: è retribuito dall’esercente e non dagli avventori.
Tornando alla prima ipotesi, se fosse su area pubblica non già in concessione dell’esercente, direi che spetterebbe a questo chiedere un allargamento temporaneo per poi arrivare alla seconda ipotesi descritta. Questo anche in funzione del fatto che è il pubblico esercizio a condurre l’evento e quindi spettano a lui gli oneri amministrativi