Attività molitoria

Una società che effettua commercio all’ingrosso di prodotti alimentari vorrebbe importare un seme per sottoporlo a macinatura insieme ad altri cereali.
Tale società attualmente non è però proprietaria di un mulino.
Chiede informazioni all’ufficio SUAP, in caso di eventuale acquisto/costruzione del mulino, circa le pratiche amministrative commerciali da seguire per avviare una attività molitoria.
Ci sono riferimenti normativi specifici per questo tipo di attività?
È di competenza del SUAP o della camera di commercio?
Qual è l’iter?
(Regione Marche)

Grazie per il vs fondamentale supporto

A livello nazionale per l’esercizio dell’attività di molitura dei cereali è necessario presentare una SCIA da presentare con la ComUnica (comma 1 dell’art. 80-sexsies del Decreto Legislativo 26/3/2010 n. 59).

L’impianto deve rispettare le vigenti normative in materia:

  • edilizia (conformità edilizia, agibilità edilizia, destinazione d’uso conforme, ecc);

  • ambientale: Allegato IV al D. Lgs. 152/06: Impianti e attività in deroga. Parte I Impianti ed attività di cui all’articolo 272, comma 1 lettera (v) Molitura di cereali con produzione giornaliera massima non superiore a 500 kg oppure Parte II Impianti ed attività di cui all’articolo 272, comma 2 lettera v) Molitura cereali con produzione non superiore a 1500 kg/g oppure AUA;

  • in caso di scarico di acque di processo: AUA;

  • di classificazione delle aziende insalubri ai sensi del Decreto Ministeriale 5 settembre 1994;

  • di prevenzione incendi: attività 27.3.C: Mulini per cereali ed altre macinazioni, con potenzialità giornaliera > 20.000 kg.

L’attività è soggetta a notifica sanitaria (reg. CE 852/04).

Attendi risposta anche dagli esperti delle Marche.

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Considera anche una verifica di impatto acustico di cui all’art. 8, comma 4 della legge 447/95 e DPR 227/2011 (va in AUA se attivata l’AUA).