E’ pervenuta un’apertura di un’attività che può essere esercitata non come attività d’impresa, ma soltanto come attività professionale. Cosa deve fare il SUAP nel caso in cui non risulti aperta la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate?
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
La questione riguarda la gestione, da parte del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), di una pratica di apertura di un’attività che rientra nella categoria delle attività professionali e non d’impresa, in assenza di partita IVA.
Teoria generale del diritto:
Le attività professionali, a differenza di quelle d’impresa, sono regolate da normative specifiche che riguardano l’esercizio di professioni intellettuali organizzate, spesso soggette a iscrizione in albi o registri professionali. La partita IVA è un requisito fiscale necessario per l’esercizio di attività professionali autonomamente, in quanto permette di gestire le operazioni imponibili ai fini IVA.
Norme relative alla teoria:
- D.Lgs. 59/2010 - Codice dell’amministrazione digitale, che disciplina il funzionamento dei SUAP.
- D.P.R. 633/1972 - Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), che include disposizioni sulla necessità di aprire una partita IVA per l’esercizio di attività professionali.
Esempio concreto:
Se un avvocato desidera aprire un proprio studio legale, deve iscriversi all’Albo degli Avvocati e aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate per poter esercitare la sua attività professionale.
Cosa deve fare il SUAP:
In caso il SUAP riceva una pratica di apertura di un’attività professionale senza partita IVA, dovrebbe:
- Informare il richiedente dell’obbligo di aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate per l’esercizio legale dell’attività professionale.
- Sospender temporaneamente l’iter di autorizzazione fino alla presentazione della documentazione che attesti l’apertura della partita IVA.
- Fornire assistenza e informazioni su come procedere per l’apertura della partita IVA, se previsto dai servizi dello sportello.
Conclusione sintetica:
Il SUAP, di fronte a una pratica di apertura di un’attività professionale senza partita IVA, deve informare il richiedente dell’obbligo di apertura della partita IVA e sospendere l’iter autorizzativo fino alla regolarizzazione della situazione.
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Bibliografia: