Buongiorno a tutti, il quesito che mi pongo, anche alla luce del correttivo appalti d.lgs 209/2024 che prevede l’attribuzioni degli incentivi funzioni tecniche anche ai dirigenti, è il seguente: se la figura del RUP e quella del dirigente che quantifica la ripartizione e adotta l’atto (determina) con qui si individuano le figure partecipanti all’appalto e le rispettive quote, coincidono nella stessa persona, non c’è conflitto di interessi? non sarebbe allora necessario che l’atto venisse adottato da altro ufficio? Si pone un evidente problema soprattutto nei piccoli comuni dove praticamente nella totalità dei casi il dirigente o il funzionario con attribuito incarico di E.Q. e il RUP coincidono.Come ci si deve comportare in questi casi? grazie
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
La questione sollevata riguarda il potenziale conflitto di interessi che può sorgere quando la figura del Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e quella del dirigente responsabile per la quantificazione e l’adozione dell’atto di determinazione delle quote e delle figure partecipanti all’appalto coincidono. Questo scenario è particolarmente rilevante nei piccoli comuni, dove spesso le funzioni possono essere concentrate nelle stesse mani a causa della limitata disponibilità di personale.
Teoria Generale del Diritto e Normative di Riferimento:
Il principio di separazione delle funzioni all’interno dell’amministrazione pubblica è fondamentale per prevenire conflitti di interessi e garantire trasparenza e imparzialità nelle procedure di appalto. La normativa italiana, in particolare il Nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016 e successive modifiche, inclusa l’ultima revisione con il D.Lgs 36/2023), stabilisce regole precise per la gestione degli appalti pubblici, comprese le disposizioni per evitare conflitti di interessi.
Il D.Lgs 209/2024, menzionato nella domanda, introduce ulteriori specificazioni riguardo agli incentivi per le funzioni tecniche, estendendoli anche ai dirigenti. Tuttavia, la questione del conflitto di interessi deve essere valutata alla luce delle disposizioni generali sul conflitto di interessi e sulla separazione delle funzioni.
Esempi Concreti:
In un piccolo comune, dove il dirigente può anche ricoprire il ruolo di RUP, è essenziale adottare misure per mitigare il rischio di conflitto di interessi. Questo può includere procedure di controllo interno, come la revisione delle decisioni da parte di un organo collegiale o la consultazione con un organo esterno per garantire l’imparzialità.
Conclusione Sintetica:
Sebbene la concentrazione delle funzioni in un’unica figura possa sembrare una soluzione pratica nei piccoli comuni, è fondamentale adottare misure adeguate per prevenire conflitti di interessi. Questo può richiedere un’attenta valutazione caso per caso e, se necessario, l’adozione di atti da parte di figure o uffici diversi da quelli direttamente coinvolti nella gestione dell’appalto.
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Bibliografia:
- Nuovo Codice degli Appalti - D.Lgs 50/2016
- D.Lgs 36/2023 - Revisione del Codice degli Appalti
- D.Lgs 209/2024 - Correttivo Appalti (Nota: al momento della risposta, il D.Lgs 209/2024 potrebbe non essere ancora disponibile online. Si consiglia di verificare le fonti ufficiali per il testo aggiornato.)