Autorizzazione suolo pubblico mercato settimanale ad associazione non profit

Buongiorno,
vorrei chiedere se un’associazione di volontariato che ha l’autorizzazione di concessione di suolo pubblico al mercato settimanale può esporre il prezzo dei prodotti (che vende), anche se il ricavato è per beneficienza, gatti e cani del territorio…
Grazie
saluti

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Scusami se sono curioso… :smiley:
Sulla base di quale norma avete assegnato un posteggio del mercato in concessione ad un’associazione di volontariato?

Siamo curiosi in 2… vorrei saperlo anch’io.

Posso provare a dare una chiave di lettura. Diciamo che non è vietato a prescindere ad un’associazione di esercitare attività di impresa ma se lo fa, è soggetta a tutti i relativi obblighi amministrativi e fiscali. Quindi, la domanda non si pone: è da trattare come qualunque altro commerciante.

Comunque, mi aggiungo alla schiera dei curiosi :slight_smile:

Buongiorno, mi spiego meglio: Non è un posteggio del mercato in concessione.

è previsto nel nostro regolamento per la disciplina dello svolgimento dell’attività commerciale sulle aree pubbliche, come raccolta fondi e attività politico-sociale.

nell’ambito del mercato settimanale è individuato uno spazio riservato ad associazioni, enti, o partiti politici la cui attività è rivolta al raggiungimento di scopi benefici, di autofinanziamento e propaganda

E’ a titolo gratuito e per un numero massimo di 2 giornate al mese.

La Polizia Municipale ci ha contestato il fatto che avevano esposto il prezzo di vendita e quindi chiedevo aiuto alla comunity.

Spero di essere stata utile.

simona

Diciamo che adesso ti sei spiegata meglio.

Per quanto riguarda il tuo quesito, il mio parere è questo:

L’OBBLIGO di esposizione del prezzo di vendita al minuto delle merci esposte, anche con eventuale riferimento al prezzo per unità di misura, è previsto dal D.L.vo 114/98 e dal Codice del Consumo D.L.vo 206/05.

Però, come sai, la prima norma non si applica alle cessioni a fini solidaristici effettuate da associazioni di volontariato, in quanto non sono “attività commerciali”, e la seconda norma presuppone che la vendita sia effettuata in modo “professionale” e quindi escluderebbe ancora le cessioni a fini solidaristici.

Per quanto riguarda invece il DIVIETO di esporre i prezzi di vendita per le cessioni a fini solidaristici (che sarebbe il tuo caso), occorre vedere se la vostra disciplina regionale o qualche regolamento locale dispongono qualcosa in merito. Da noi in Lombardia, ad esempio, esistono delle linee guida adottate con DGR che prevedono che venga esposto un cartello recante la dizione “offerta libera”, eventualmente predeterminata nell’importo minimo.

Certamente la vostra polizia locale, che ha contestato la cosa, saprà illustrarvi meglio su quali basi hanno fondato la loro segnalazione.

Concordo con quanto scritto da Marcoc90. In Veneto non abbiamo linee guida dettagliate per le vendite a fini solidaristici ma, in questi casi, scrivono “offerta libera”.
Mi arrendo di fronte al regolamento comunale dell’utente Simona ma io non ho mai consigliato di inserire nel piano del mercato degli spazi per le associazioni e/o partiti.
Non sapendo da quale Regione scrive potrebbe esistere una norma regionale che lo consente.

Nella mia esperienza trentennale di P.A . mi è capitato un mercato dove c’erano, ogni settimana, più associazioni che ambulanti ma poi la situazione è stata normalizzata ‘eliminando’ le associazioni (vengono ammesse per sporadiche raccolte fondi).