Avvalimento premiale e certificazione parità di genere: il Consiglio di Stato apre la strada

Avvalimento Premiale e Certificazione della Parità di Genere negli Appalti Pubblici

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato ha recentemente aperto la strada all’avvalimento premiale per il possesso della certificazione della parità di genere negli appalti pubblici. Questa innovazione giuridica si inserisce nel contesto del nuovo Codice degli Appalti, disciplinato dal D.Lgs. n. 36/2023, in particolare all’art. 104, che prevede la possibilità di valorizzare requisiti premiali per le imprese partecipanti a gare pubbliche.

L’avvalimento premiale consente alle imprese di ottenere punteggi aggiuntivi in sede di valutazione delle offerte, riconoscendo l’importanza della parità di genere come fattore di qualità e innovazione. La sentenza del TAR Marche n. 862/2024 ha confermato questa interpretazione, evidenziando che la pubblica amministrazione deve garantire un’informazione chiara e corretta riguardo ai requisiti premiali, affinché le imprese in possesso della certificazione possano partecipare senza ostacoli.

Fino a poco tempo fa, la giurisprudenza era divisa sull’ammissibilità dell’avvalimento premiale per condizioni soggettive, come la parità di genere. Tuttavia, l’orientamento attuale tende a considerare legittimo tale avvalimento, riconoscendo che la parità di genere non solo promuove l’uguaglianza, ma contribuisce anche a una maggiore competitività e qualità nei servizi offerti.

CONCLUSIONI

L’introduzione dell’avvalimento premiale per la certificazione della parità di genere rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione delle politiche di inclusione e diversità nel settore pubblico. Le imprese che investono in pratiche di parità di genere possono ora beneficiare di vantaggi competitivi nelle gare d’appalto, contribuendo a un ambiente di lavoro più equo e giusto.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa novità implica la necessità di aggiornarsi sulle nuove normative e sui requisiti premiali previsti dal Codice degli Appalti. È fondamentale che i funzionari pubblici siano in grado di interpretare correttamente le disposizioni normative e di fornire informazioni adeguate alle imprese, affinché possano sfruttare appieno le opportunità offerte dall’avvalimento premiale.

Inoltre, i concorsisti dovrebbero considerare la parità di genere come un tema rilevante nelle loro preparazioni, poiché potrebbe diventare un criterio di valutazione anche nei concorsi per posizioni nella pubblica amministrazione.

PAROLE CHIAVE

Avvalimento premiale, certificazione parità di genere, appalti pubblici, D.Lgs. n. 36/2023, Consiglio di Stato, TAR Marche, inclusione, diversità.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. n. 36/2023 - Codice degli Appalti.
  2. Sentenza TAR Marche n. 862/2024.
  3. Art. 104 del D.Lgs. n. 36/2023 - Requisiti premiali negli appalti pubblici.

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