Bando un Ufficio di Piano per contributo economico a caragiver familiare

E’ corretto escludere dal contributo di cui in oggetto, una disabile che non ha figli, sorelle, marito e parenti che vogliano prendersene cura?
Il caregiver che l’assiste non è un parente ma una persona cui è legata da tempo remoto da vincoli affettivi.
Può essere questo motivo di esclusione senza concretizzarsi una discriminazione?
Il caregiver non è un prestatore di cure a prescindere dai vincoli di parentela?
Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione sollevata riguarda l’accesso ai contributi per persone con disabilità e il ruolo del caregiver, indipendentemente dai vincoli di parentela. La teoria generale del diritto prevede che le normative e le politiche pubbliche debbano essere orientate a garantire i diritti delle persone con disabilità, promuovendo l’uguaglianza, la non discriminazione e l’inclusione sociale, come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con la legge 18/2009).

Norme relative alla teoria:

  • Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, in particolare gli articoli relativi all’uguaglianza e alla non discriminazione.
  • Legge 104/1992, in Italia, che riconosce diritti alle persone con disabilità, inclusi quelli relativi all’assistenza e al sostegno.
  • Legislazione nazionale e regionale relativa ai contributi e al supporto per le persone con disabilità, che può variare in base alla specifica normativa applicabile.

Esempi concreti:

Un caregiver, indipendentemente dai vincoli di parentela, svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza e nel sostegno alla persona con disabilità. La legge non dovrebbe escludere a priori il riconoscimento di diritti o contributi basandosi esclusivamente sulla presenza o assenza di legami di parentela. Ad esempio, alcune normative prevedono che il riconoscimento del ruolo di caregiver non sia limitato ai familiari, riconoscendo così l’importanza della relazione affettiva e di assistenza.

Conclusione sintetica:

Escludere dal contributo una persona con disabilità sulla base dell’assenza di legami di parentela con il caregiver potrebbe configurarsi come discriminazione, se non adeguatamente giustificato da criteri oggettivi e ragionevoli previsti dalla normativa. È fondamentale valutare la specifica legislazione applicabile e le eventuali disposizioni che regolamentano i criteri di accesso ai contributi per persone con disabilità, considerando l’importanza del ruolo del caregiver indipendentemente dai vincoli di parentela.

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Bibliografia: