Cacciari A., La sorte del provvedimento in contrasto con il diritto dell’U.E. o con la Convenzione Edu

https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/-/158189-151

La Sorte del Provvedimento in Contrasto con il Diritto dell’UE o con la Convenzione EDU

CONTENUTO

Il tema della migrazione e dell’asilo è attualmente al centro di dibattiti giuridici e politici in Europa, con particolare attenzione alle recenti sentenze e alle strategie adottate dai vari Stati membri. Una sentenza della Corte di Cassazione italiana del 19 dicembre 2024 ha chiarito alcuni aspetti fondamentali riguardo alla valutazione della sicurezza dei paesi di origine dei richiedenti asilo. Secondo la Corte, il giudice ordinario non può sostituirsi alla valutazione del Ministro degli Affari Esteri riguardo ai paesi considerati sicuri per i rimpatri. Il giudice ha il compito di verificare se un paese, pur essendo nell’elenco dei paesi sicuri, possa essere considerato tale in base a informazioni aggiornate e pertinenti (COI) al momento della decisione[2].

Parallelamente, la discussione politica in Italia si concentra sulla proposta di far sbarcare i migranti in Albania, piuttosto che in Italia, per valutare le singole situazioni e procedere con le espulsioni di chi non ha diritto all’asilo. Tuttavia, questa strategia ha suscitato critiche da parte di magistrati e organizzazioni non governative, che sostengono che un paese non può essere considerato sicuro se non lo è per tutte le categorie di cittadini, inclusi oppositori politici e minoranze[1].

Inoltre, il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, previsto per entrare in vigore nel 2026, prevede la creazione di centri migranti in paesi al di fuori dell’Europa, per gestire i casi in modo accelerato. Questa iniziativa è vista come una risposta alle sfide migratorie che molti Stati membri dell’UE stanno affrontando[1].

CONCLUSIONI

La sorte del provvedimento in contrasto con il diritto dell’UE o con la Convenzione EDU è influenzata da vari fattori, tra cui la valutazione giuridica della sicurezza dei paesi di origine, le strategie politiche nazionali e le normative europee. La sentenza della Corte di Cassazione italiana rappresenta un importante punto di riferimento per la valutazione delle condizioni generali dei paesi terzi di origine dei richiedenti asilo, mentre le discussioni politiche e le strategie di migrazione evidenziano le complessità e le sfide legate a questo tema.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni delle normative europee e nazionali in materia di asilo e migrazione. La conoscenza delle sentenze e delle politiche attuali è cruciale per garantire che le decisioni amministrative siano conformi al diritto dell’UE e alla Convenzione EDU. Inoltre, la capacità di valutare le informazioni aggiornate sui paesi di origine dei richiedenti asilo è essenziale per un’adeguata gestione delle pratiche di asilo.

PAROLE CHIAVE

Migrazione, asilo, diritto dell’UE, Convenzione EDU, sicurezza dei paesi di origine, Corte di Cassazione, Patto europeo sulla migrazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Corte di Cassazione Italiana, “Sentenza del 19 dicembre 2024” (2024-12-19).
  2. Marco Zacchera, “IL PUNTO di MARCO ZACCHERA” (2025-01-03).

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