Cancellazione anagrafica

Buongiorno!
Una sig.ra non risiede piu all indirizzo presente in anagrafe;
da accertamenti effettuati dalla polizia locale, la sig.ra è stata trovata comunque sul territorio, esattamente nel luogo di lavoro del marito ed è stata invitata varie volte a rendere dichiarazioni anagrafiche per effettuare il cambio di residenza.

La sua risposta è stata: ”cancellatemi pure”. In sostanza non ne vuole sapere. Nonostante i vari tentativi.

Questa situazione va avanti da un anno: sappiamo quindi che lei è presente sul territorio, quindi puo essere cancellata ugualmente per irreperibilita?? o si iscrive d ufficio nella via dei senza fissa dimora? Ci sono altre soluzioni?

A meno che il soggetto non viva in condizioni di evidente indigenza, circostanza che non parrebbe tale da quanto indicato, è possibile dichiarare la persona irreperibile presso l’indirizzo indicato, procedendo come usualmente fatto in altre casistiche simili.

Detto ciò, laddove le azioni di accertamento appurino che il soggetto in questione venga assiduamente rinvenuto presso la casa ovvero il luogo di lavoro del marito, comunque i medesimi luoghi peraltro vissuti da congiunti, sarebbe scelta migliore attribuire d’ufficio al soggetto uno di questi indirizzi, quale la residenza del marito, ovvero il luogo in questione maggiormente frequentato.

Pur comprendendo che il soggetto tenti, vanamente, di non rendersi reperibile sul territorio, la presenza di congiunti diretti e la facilità nell’individuare la persona stessa garantiscono a prescindere il completamento formale di eventuali notifiche di atti e cartelle esattoriali; pertanto questa mal celata opposizione è totalmente inutile e ridicola.

Tale opposizione ostacola solo il soggetto in questione, senza che possa in alcun modo esser effettivamente limitata l’azione della PA.

Si, lei è stata rinvenuta nella sede di lavoro del marito ( un attività commerciale).
Lei ed il marito tuttavia non hanno mai avuto la residenza allo stesso indirizzo.
E, dulcis in fundo, anche nei confronti del marito è aperto un procedimento di irreperibilità.
In sostanza:

  • sono entrambi sul territorio;
  • entrambi non hanno dimora abituale agli indirizzi presenti in anagrafe;
  • non vogliono presentare dichiarazione e non gli importa di essere cancellati;

Come si procede?

Se il soggetto ovvero entrambi sono rinvenibili presso questo indirizzo, può sicuramente essere utile indicare lo stesso in anagrafe alla pari di un qualsiasi indirizzo fittizio per senza dimora, così da potersi garantire uno strumento utile a completare positivamente eventuali notifiche del proprio ente ovvero di enti terzi.

L’irreperibilità non risulta effettiva in quanto i soggetti sono individuabili presso indirizzi specifici; meramente i soggetti tentano di forzare a proprio beneficio un’eventuale dichiarazione di irreperibilità.
Pertanto opterei per la prima scelta mediante indicazione di indirizzo fittizio, similarmente a quanto avviene per i soggetti senza fissa dimora, previa relazione di PM ovvero di altro personale preposto delle attività di accertamento svolte.

Un soggetto che dimori abitualmente a qualsiasi titolo nel territorio, per residenza, lavoro o altro interesse, a prescindere dalla personale predisposizione ai rapporti umani ovvero di fiducia nella PA e nelle istituzioni del territorio, incorre nei medesimi obblighi e doveri di qualsivoglia altro cittadino, tra cui la necessità di rispondere tempestivamente per eventuali illeciti commessi. Alla fine dei conti, più che una circostanza amministrativa diverrebbe una questione di pubblica sicurezza, laddove tutti i cittadini agissero in questo modo.