Cancellazione d'ufficio CCIAA ex DRP 247/2004

Buongiorno,

Un’impresa che gestisce un esercizio alberghiero sta svolgendo materialmente l’attività e risulta in regola anche con i vari adempimenti nei confronti del Comune. Da un controllo è risultato che tale impresa è stata cancellata d’ufficio dal Registro delle Imprese da più di un anno e mezzo, ai sensi del DPR 247/2004. Mi chiedo pertanto come si dovrebbe comportare in questo caso il Comune competente per territorio; il titolo abilitativo in possesso dell’impresa decade automaticamente quando si rileva la cancellazione della stessa dalla CCIAA?

Grazie mille a chi mi potrà rispondere.

E’ una vecchia questione. Posso dirti che le ipotesi di decadenza devono essere previste in modo esplicito dalla legge. In base la generale principio di legalità, oneri del genere devono trovare copertura legale. Quindi, se la LR non lega in modo diretto la cancellazione all’obbligo, in capo alla PA, di dichiarare la decadenza, io non no lo farei. In altre parole, se l’impresa è presente e conduce l’esercizio potrebbe essere in causa con la CCIAA e, in ogni caso, il Comune deve limitarsi a verificare le ipotesi di decadenza previste dalla legge. Al limite, il comune potrebbe ricevere un provvedimento di altra PA recante l’indicazione, ai sensi di legge, che tale esercizio deve essere chiuso.
Approfondendo si potrebbe dire che l’iscrizione (S.P.A. a parte) non ha efficacia costituivi ma solo dichiarativa.

In generale, portando altri esempi, l’azienda potrebbe avere problemi fiscali o previdenziali ma anche se tu lo venissi a sapere ti sentiresti obbligato a intervenire in sede abilitativa?
Concludo dicendo che anche volendo intervenire, occorrerebbe adottare una comunicazione di avvio procedimento dando al privato un lasso di tempo ragionevole per presentare precisazioni a suo favore.

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