Collegio consultivo tecnico per una gara lavori pubblici pnrr.con il codice del 2016.
La nomina del componente di parte è avvenuta con il dl 76 2020 in data 28 giù 24 (si è ritenuto di applicare il dl 76 trattandosi di un appalto di lavori pubblici pnrr ed essendosi ancora nell’ambito della data del 30 giugno 2024).
Poiché il cct si intende tuttavia istituito con l 'accettazione della nomina da parte del presidente, questa è sicuramente successiva alla data del 30 giugno 24.
La domanda è la seguente: si applica adesso per il collegio il 36 23 ? Oppure è corretto applicare ancora il 76?
Grazie
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
Per rispondere alla tua domanda, è importante partire dalla teoria generale del diritto relativa alla normativa sugli appalti pubblici e al ruolo del Collegio Consultivo Tecnico (CCT) in tale contesto. Il CCT ha il compito di fornire pareri tecnici in merito alle controversie che possono sorgere durante l’esecuzione di un contratto di appalto pubblico.
La normativa di riferimento per gli appalti pubblici ha subito varie modifiche nel tempo. Il Codice degli Appalti del 2016 (D.Lgs. 50/2016) ha rappresentato per lungo tempo il testo normativo di riferimento. Tuttavia, il Decreto Legge n. 76 del 2020 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 120 del 2020), noto come “Decreto Semplificazioni”, ha introdotto ulteriori disposizioni volte a semplificare e accelerare le procedure di appalto, anche in relazione ai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il tuo quesito riguarda la normativa applicabile alla nomina dei componenti del CCT per una gara di lavori pubblici finanziata dal PNRR, in particolare se debba applicarsi il D.Lgs. 36/2023, noto come “Nuovo Codice degli Appalti”, o se sia ancora applicabile il regime previsto dal DL 76/2020.
La questione chiave riguarda la data di “istituzione” del CCT, che, come hai indicato, si considera avvenuta con l’accettazione della nomina da parte del presidente del collegio. Se tale accettazione è avvenuta dopo il 30 giugno 2024, è necessario valutare quale normativa sia effettivamente applicabile.
Teoria Generale e Norme di Riferimento:
- D.Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti 2016): Fornisce il quadro normativo generale per gli appalti pubblici fino all’introduzione di modifiche sostanziali.
- DL 76/2020 (Decreto Semplificazioni): Introduce misure specifiche per accelerare le procedure di appalto, con particolare riferimento ai progetti PNRR.
- D.Lgs. 36/2023 (Nuovo Codice degli Appalti): Rappresenta l’aggiornamento più recente della normativa sugli appalti pubblici.
Esempio Concreto:
Se la nomina del componente del CCT è avvenuta entro il 30 giugno 2024 secondo le disposizioni del DL 76/2020, ma l’accettazione (e quindi l’istituzione effettiva del CCT) avviene successivamente, si pone la questione dell’applicabilità del nuovo quadro normativo introdotto dal D.Lgs. 36/2023.
Conclusione Sintetica:
La questione è complessa e richiede un’analisi dettagliata delle date e delle disposizioni transitorie previste dalla normativa. In linea di principio, se l’istituzione effettiva del CCT (intesa come accettazione della nomina da parte del presidente) avviene dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2023, potrebbe essere argomentabile che il nuovo quadro normativo sia applicabile. Tuttavia, considerazioni specifiche relative alle disposizioni transitorie e alla natura del progetto PNRR potrebbero giustificare l’applicazione del regime previsto dal DL 76/2020. È consigliabile consultare un esperto legale per un’analisi specifica del caso.
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