Centri estivi (Toscana)

Buongiorno, associazioni che organizzano centri estivi diurni hanno bisogno di qualche tipo di autorizzazione comunale o notifica sanitaria?
Grazie

Nel 2020, la normativa Covid aveva previsto una sorta dio SCIA / comunicazione. A parte quella, che oggi non c’è più, non vedo norme, in Toscana, che impongano abilitazioni amministrative.

Il DPGR n. 41R/2013, nel disciplinare le strutture educative in senso stretto, si limita a questa disposizione:

I servizi ricreativi o di custodia, comunque denominati, di cui all’articolo 4, comma 5 della l.r. 32/2002 , sono disciplinati dal comune territorialmente competente, che assicura il rispetto delle norme vigenti relative alla sicurezza e alla salute dei bambini.

Per tutta una serie di motivi giuridici, a parere mio, il comune non può assurgersi a Regione o a Stato e prevedere una procedura abilitativa obbligatoria. Al più, una mera comunicazione la cui violazione piò essere sanzionata ai sensi dell’art. 7-bis TUEL.

Altro discorso è la verifica, in loco sulla agibilità, dichiarazioni impiantistiche ecc.

Sicuramente, se il soggetto somministrasse pasti, occorrerebbe una notifica sanitaria ex art. 6 del reg. CE 852/04 a una, direi, una “comunicazione” ex art. 53, comma 4 della LR n. 62/2018