Visto l’articolo 28 della legge Regione Lazio n. 22/2019 si chiede di conoscere se la domanda di autorizzazione per apertura di un centro commerciale può essere presentata dall’amministratore di un condominio, considerato che nel regolamento è specficato che spetta allo stesso “gestire” la licenza madre per nuova richiesta e evenutali modifiche alla diversa ripartizione delle superficie di vendita.
Considerato che nell’articolo sopracitato viene specificato che il promotore non deve essere in possesso dei requisiti professionali si chedi invece se il promotore deve avere il requisito di iscrizione alla camera di commercio.
Dipende da che tipo di attività sta esercitando. Potrebbe essere anche un libero professionista non soggetto all’iscrizione. In altre parole, la necessità dell’iscrizione non deriva dalla LR ma da altre circostanze
Forse ho formulato male il quesito.
Volevo sapere se, secondo l’articolo 28 della legge Regione Lazio n. 22/2019, l’autorizzazione che abilita all’esercizio del centro commerciale nel suo complesso dopo essere stata rilasciata al promotore può essere traslata al condominio del CC stesso.
Inoltre l’intestatario dell’autorizzazione di cui sopra che, come da Lei confermato in un altro post, non ha un’autorizzazione commerciale, e non esercita nessuna attività ma abilita all’esercizio del CC nel suo complesso perché deve possedere il requisito professionale? (articolo 28, comma 4. legge Regione Lazio n. 22/2019).
I requisiti professionali occorrono per eserciatre l’attività. E’ sempre da vedere caso per caso. A parerer mio, se il soggetto promotore non va ad eserciare effettivamente l’attività, non deve dichiarare il possesso dei requisiti. Qualora esercitasse l’attività alimentare, potrebbe , comunque, indicare un preposto.
Ringrazio molto per la tempestiva risposta,
ma l’autorizzazione che abilita all’esercizio del centro commerciale nel suo complesso dopo essere stata rilasciata al promotore può essere traslata al condominio del CC stesso?