Questione penso già dibattuta, ma vorrei un vostro chiarimento.
Un titolare di posteggio al mercato ha fornito, a giustificazione delle sue assenze, un certificato medico recente che, però, certifica la malattia retrodatandola di alcune settimane.
E’ da considerare valida la retrodatazione del medico, oppure la si deve considerare dalla data del certificato? E ci sono delle norme o sentenze che chiariscano questo aspetto?
Grazie in anticipo
P.S.: siamo in Lombardia
La regione Toscana, ad esempio, si è preoccupata di stabilire (per analoga fattispecie) giustificatrice:
a) malattia certificata comunicata al SUAP ENTRO DIECI GIORNI dall’inizio del periodo di sospensione.
La regione Lombardia, a meno che mi sfugga qualcosa, presenta una disposizione meno dettagliata che può portare anche all’accettazione di certificati postumi.
Tuttavia, occorre verificare che il certificato indichi chiaramente la data di malattia con dichiarazione diretta. Certificati dove il medico si limita a riferire, del tipo: il soggetto riferisce di essere stato malato…
Comunque, prima di accettare il certificato, puoi sentire il medico se davvero è un certificato valido e se conferma di sapere che il tale giorno il soggetto era effettivamente affetto ad una malattia tale da impedirne il lavoro.
Fatto questo, il certificato è fidefacente fino alla querela di falso
Si, il problema è che Regione Lombardia (ne il regolamento comunale) ha normato la questione.
Pensavo però esistessero norme più generali che, come nel caso di un certificato di malattia per un dipendente, non potesse essere considerato se non dalla data di emissione del certificato stesso.
Poi avevo letto alcune risposte sul vecchio forum di Chiarelli, che ventilava persino la possibilità di segnalare alla Procura.
Valuteremo quindi di chiedere al medico sulla veridicità del certificato ed eventualmente sul motivo di tale ritardo
Grazie.
la cosa non chiara ma il medico di famiglia può comunque affermare che a una certa data un suo paziente era affetto da… ecc. Se glielo chiedi, a parere mio, lo metti di fronte alla sua resposnabilità e vedi come risponde