Certificazione della parità di genere nei RTI: no all’avvalimento premiale

https://www.altalex.com/documents/news/2025/05/16/certificazione-parita-genere-rti-no-avvalimento-premiale

La Certificazione della Parità di Genere nei Raggruppamenti Temporanei di Impresa: Un Approfondimento Normativo

CONTENUTO

Negli ultimi anni, la questione della parità di genere ha assunto un’importanza crescente nel contesto delle pubbliche amministrazioni e degli appalti pubblici. In particolare, la certificazione della parità di genere nei Raggruppamenti Temporanei di Impresa (RTI) ha sollevato interrogativi riguardo alla sua fungibilità e all’eventuale possibilità di avvalimento premiale.

Recenti sentenze hanno chiarito che la certificazione della parità di genere non può essere considerata una capacità tecnica o economica fungibile. Questo significa che non può essere “prestata” o messa a disposizione tramite contratti di avvalimento, come stabilito dall’art. 46-bis del D.lgs. n. 198/2006, che promuove la parità di genere nel mondo del lavoro, e dall’art. 108, comma 7, del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. n. 50/2016).

Il nuovo Codice dei contratti pubblici riconosce un valore premiale alla certificazione della parità di genere, ma solo se essa è posseduta direttamente dall’impresa partecipante all’appalto. Questo approccio mira a incentivare le imprese a investire nella parità di genere, promuovendo una cultura aziendale inclusiva e rispettosa delle diversità.

In sintesi, la certificazione della parità di genere rappresenta un elemento distintivo per le imprese che intendono partecipare a gare pubbliche, ma deve essere posseduta direttamente e non può essere trasferita o condivisa attraverso meccanismi di avvalimento.

CONCLUSIONI

La questione della certificazione della parità di genere nei RTI è di fondamentale importanza per garantire che le imprese partecipanti agli appalti pubblici dimostrino un impegno concreto verso la parità di genere. Le recenti sentenze e le disposizioni normative chiariscono che tale certificazione deve essere un patrimonio esclusivo dell’impresa, non trasferibile tramite avvalimento. Questo approccio non solo tutela il valore della certificazione, ma promuove anche una cultura di responsabilità sociale tra le imprese.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere l’importanza della certificazione della parità di genere nel contesto degli appalti pubblici. La conoscenza delle normative vigenti e delle recenti interpretazioni giurisprudenziali permette di valutare correttamente le offerte e di garantire che le imprese partecipanti rispettino i requisiti di legge. Inoltre, la promozione della parità di genere può diventare un criterio di valutazione nelle procedure di selezione, influenzando le decisioni di assegnazione degli appalti.

PAROLE CHIAVE

Certificazione parità di genere, Raggruppamenti Temporanei di Impresa, avvalimento, Codice dei contratti pubblici, D.lgs. n. 198/2006, D.lgs. n. 50/2016.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.lgs. n. 198/2006, art. 46-bis - Norme per la promozione della parità di genere.
  2. D.lgs. n. 50/2016, art. 108, comma 7 - Disposizioni relative all’avvalimento e alla certificazione della parità di genere.
  3. Sentenze recenti in materia di avvalimento e certificazione della parità di genere.

immagine

Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli